L’inula viscosa ravviva le ottobrate romane e non solo.
La trovi a rallegrare i marciapiedi cittadini in autunno, con macchie di colore, oppure nei prati, spontanea.
Generalmente comunque è diffusa negli incolti. Infatti, grazie alla sua rusticità e capacità di adattamento, la specie colonizza anche su terreni poveri e può diventare invasiva comportandosi come infestante.
Il suo nome botanico è Dittrichia viscosa.
Quando tutto comincia ad esser secco lei fiorisce generosamente.
Infatti la fioritura è scalare e si protrae per un tempo piuttosto lungo, da agosto a ottobre.
Quindi mentre tutte le piante intorno seccano, lei è bella e forte con i suoi fiori giallo oro e il suo caratteristico profumo di resina.
In passato veniva usata dai contadini per il suo forte potere insettifugo .
È considerata quindi molto benefica per le coltivazioni.
Nella medicina popolare veniva usata invece, contro i dolori reumatici, come emostatico e cicatrizzante.
È una pianta nettarifera, infatti la lunga fioritura con l’abbondante produzione di polline, ne fanno una pianta amata molto dalle api.
Prima dell’inverno, appunto fiorisce abbondantemente e le api le fanno gran festa intorno.
È chiamata anche miele settembrino. Il miele che se ne ricava però, non è molto apprezzato perché ritenuto da alcuni poco pregiato.
IN TINTURA NATURALE:
Appartiene alla famiglia delle Asteraceae e in quanto tale, è tintoria.
È quindi un dono prezioso per noi tintori !
Estrarre i colori dalle piante appena raccolte, è secondo me, tutt’altra cosa,
rispetto all’utilizzo di polveri e pigmenti che arrivano a noi lavorati industrialmente.
Solo così a mio avviso si diventa un’unica cosa con la natura…
Il suo giallo in tintura è una gioia per il cuore e si ottiene con il classico decotto in pentola.
COME FARE IL DECOTTO:
Dopo aver tagliuzzato fiori e foglie, fate sobbollire il tutto con poca acqua demineralizzata, o acqua piovana, in una pentola di acciaio per circa 45 minuti.
In genere dopo l’estrazione, lascio raffreddare e poi filtro il tutto.
Si otterrà un liquido molto giallo, che potrà essere allungato con ulteriore acqua in base alla quantità di tessuto che si vuole tingere.
SUGGERIMENTO:
Se si vuole intensificare il colore, togliere prima il tessuto e aggiungere altro decotto concentrato.
L’inula viscosa, non è citata nei libri, tra le piante tintorie, ma vi assicuro che in questo periodo tinge tantissimo perché è al massimo del suo sviluppo.
Il mio consiglio è quindi quello di seguire i ritmi stagionali , proprio per ottenere dalla natura, colori brillanti e vivi sui nostri tessuti.
È veramente uno spettacolo vedere delle macchie di giallo intenso in mezzo a tanta erba secca.
La mia zona è piena di questa pianta spontanea e sicuramente proverò a seguire i tuoi consigli.
Spesso passeggiando per prati in questo periodo non si dà molta importanza a certe piante spontanee e infestanti, ma sapere di poter fare delle belle esperienze me le fa’ apprezzare e questo grazie ai tuoi articoli e ai tuoi suggerimenti che sono come sempre molto stimolanti.
Come sempre grazie e un abbraccio.
Buona domenica e buona settimana.
Francesca
Ciao Francesca, si, bisogna sempre osservare ciò che ci circonda. A volte non ci si fa caso, ma la natura è meravigliosa.
Buon lavoro e a domenica prossima
Ciao Carla grazie !!!😄 Proprio questa mattina l’ho vista lungo i marciapiedi e mi chiedevo quale pianta fosse!
Si Monica, in questo periodo si nota molto perché è una delle pochissime fiorite