Oggi, giornata di festa, voglio parlarvi dell’ulivo e dei suoi svariati utilizzi.
Non potevo che scegliere, nel giorno di Pasqua, questa pianta, simbolo da millenni di pace, unione, speranza e prosperità.
Una delle leggende più conosciute, in relazione a questa pianta, è quella di Noè. Si racconta appunto che durante il diluvio universale, Noè mandò fuori una colomba, per ben tre volte, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. Si tramanda, che al secondo invio della colomba, essa tornò verso sera, con una foglia fresca di ulivo nel becco. In questo modo Noè capì che le acque erano diminuite sulla terra, tanto da poter scoperchiare la sua arca. Ebbe inizio quindi una nuova era di pace e fu così che avvenne la riconciliazione tra terra e cielo.
L’olivo diventa di conseguenza, una pianta sacra, come anche il succo dei suoi frutti.
Per altre leggende mitologiche, se siete curiosi, leggete qui.
I nomi olivo e ulivo, derivano dal latino olivum.
E’ una pianta da frutto sempreverde, del genere Olea, appartenente alla famiglia delle Oleaceae, la stessa che comprende generi, quali il Ligustrum, il Fraxinus e il Syringa ( lilà comune).
Ha una attività vegetativa, più o meno continua, con attenuazione, chiaramente, nel periodo invernale. L’ulivo è una pianta molto longeva, infattipuò diventare, in condizioni favorevoli, anche una pianta millenaria. L’ulivo più antico d’Italia, si trova in Puglia, a Melendugno ed ha tra i tremila e quattromila anni. Con le sue olive si produce l’Olio Extravergine d’oliva DOP Terre d’Otranto.
ALTRI USI DELL’ ULIVO
L’olio, come sappiamo, è composto da trigliceridi, sostanze antiossidanti e vitamina E. Ha quindi una funzione antinvecchiamento per la pelle e per le ossa. Infatti la vitamina E protegge le ossa dalla decalcificazione, dall’osteoporosi e dalle fratture. Porta benefici come anti-ipertensivo, antinfiammatorio, regolatore glicemico e regolatore del colesterolo.
Proprio in virtù della sua composizione, l’olio d’oliva è considerato il condimento ideale da preferire.
Insomma è un vero elisir di lunga vita.
Un altro uso nelle nostre case è l’utilizzo del suo legno. Infatti il legno d’ulivo ha una durezza e una compattezza tali da renderlo ideale per produrre pavimentazioni in parquet. Ha inoltre una ridotta conducibilità termica, quindi è caldo d’inverno e fresco in estate.
IN TINTURA SUI TESSUTI
Le foglie e i suoi rametti creano colori diversi, a secondo della mordenzatura fatta. Sul tessuto si avrà un giallo chiaro, senza mordente, un giallo acceso con allume e verde, più o meno scuro con modificatore ferroso.
Faccio il decotto, facendo bollire le foglie, sminuzzate, fino a quando cambiano colore, dopodiché in genere lascio il tutto con le foglie dentro per tutta la notte.
Il giorno successivo filtro e immergo il tessuto attivando la tintura a caldo, tenendolo sul fuoco, fino al raggiungimento del colore desiderato.
L’ulivo si trova facilmente, ed io lo raccolgo soprattutto quando fanno le potature, come nella prima foto.
E’ una pianta che non tradisce mai e anche da secco, rilascia una bella tintura.
Ora non mi resta che farvi un augurio speciale per una serena Pasqua, piena di quell’amore che tutti desideriamo.
Intanto Buona Pasqua,
l’articolo di oggi sull’ulivo mi è molto caro perché essendo nata nel territorio della Capitanata dove l’ ulivo è di casa mi ha fatto ritornare alla mia infanzia.
Belle le colorazioni che si possono ottenere in base alle diverse mordenzature.
Sicuramente proverò a tingere e vediamo che risultati potrò ottenere.
Sempre molto graditi i riferimenti storici.
Grazie e ancora Buona Pasqua
Francesca