La natura si racconta sul velluto

Perché questo titolo “la natura si racconta sul velluto”?
Perché a volte la natura fa degli scambi estetici meravigliosi.
E’ il caso della natura, appunto, con il tessuto di velluto.

Era tanto che lo cercavo in seta e finalmente l’ho trovato.
Il velluto, oggi però, viene prodotto anche in cotone, lana e rayon .

UN PO’ DI STORIA

E’ considerato un tessuto invernale che presenta sulla faccia del dritto, un fitto pelo o minuscoli anelli di filo.
È un tessuto di origine occidentale e in Italia iniziò a diffondersi presso le classi agiate intorno al trecento circa.
Però proprio l’Italia diventa presto la principale produttrice di questo particolare tessuto peloso. Le città italiane protagoniste del velluto sono Amalfi, Lucca, Siena, Pisa, Firenze, Genova e Venezia.

Significa letteralmente ‘’tessuto con pelo’’. Esistono tradizionalmente il velluto ad ordito e il velluto a trama. A seconda della lavorazione, si ottengono diversi risultati. Quello più conosciuto è il velluto a ordito, classico dell’antichità, tipicamente in seta.
Solo più tardi verrà realizzato, come dicevo, anche in cotone  ma anche con tessuti sintetici.

COME TRATTARLO

Il velluto è un tessuto molto luminoso e fine, ma allo stesso tempo resistente, caldo e morbido.  Soprattutto quello in seta, direi che possiamo definirlo anche pregiato.
Se decidiamo di lavarlo in lavatrice però dobbiamo lavarlo con un programma per seta o lana a 30°. La centrifuga è da evitare e bisogna fare attenzione se si usa l’asciugatrice. È importante, in questo caso, di assicurarsi sempre che il capo sia rivolto con il pelo all’interno. La stiratura decisamente, deve essere leggera per evitare di schiacciare troppo il tessuto.

LA NATURA SI RACCONTA SUL TESSUTO

Fin da piccolina, è una tessuto che  mi ha sempre affascinato e secondo il mio gusto, può essere utilizzato sia per le decorazioni per la casa, quindi per rivestire divani, creare pouf, cuscini e tendaggi, sia per creare abiti.
Infatti si presta molto bene anche per differenti interpretazioni sulle  passerelle di famosi stilisti.
In genere viene usato nelle tinte scure: blu notte, smeraldo, vinaccia e nero.
Io invece lo cercavo bianco e so anche bene che sapete il perché.

Stampato in ecoprint diventa molto chic e il nostro look potrà essere decisamente originale ed elegante.

Questo in foto è un velluto in seta. Nasceva bianco, come tutti i tessuti da stampare ed ecco perché dico che la natura si racconta sul velluto, perché trovo la stampa veramente incisiva.Ho fatto una mordenzatura con allume, a freddo e ho usato una coperta di ferro. Tutto ciò gli ha donato una colorazione dorata molto bella. Alcune foglie hanno fatto un contrasto fantastico, come ad esempio l’acero e l’albero di Giuda.

Quasi quasi mi viene voglia di farmi cucire un vestito per le feste imminenti , quindi dovrò cercarmi al più presto un bel modello per valorizzare al massimo le stampe.

ALTRO USO DEL VELLUTO IN SETA

Per me che lavoro anche il feltro, usare del velluto in seta, può tornarmi utile anche per applicarlo alla tecnica, imparata a Feltrosa, in un corso del 2019 con Maria Gladchenko, che ha insegnato appunto, in quella occasione, il Nunofeltro traforato in velluto.

La tecnica è molto versatile infatti nel tempo ho creato dei colli e dei polsini su una camicia di seta ecoprintata, insomma ho unito, come piace fare a me, le  due tecniche.

Quindi direi proprio, che questo tessuto è pazzesco, è lucente, morbido ed è da annoverare fra i tessuti più caldi, perché la sua caratteristica peluria, ha un effetto isolante, quindi possiamo definirlo: caldo, resistente, morbido e assolutamente confortevole da indossare.