Il Tinkering

Carissimi e carissime, è con grande piacere che vi do il bentornato sul mio Blog, dopo una pausa rigenerante per le vacanze estive, oggi voglio parlarvi di una pratica creativa: il tinkering.
Prima di approfondire però,  voglio sperare, che anche voi abbiate avuto l’opportunità di staccare la spina, rilassarvi e godervi momenti di svago e serenità.

Del resto le vacanze sono un momento prezioso per ricaricare le energie, riflettere e ritrovare l’ispirazione.
Infatti, durante questo periodo, ho colto l’occasione per esplorare nuove idee, approfondire argomenti di interesse e pianificare contenuti per i prossimi mesi.

Come preannunciato sopra, oggi esploreremo un approccio creativo che può trasformare il modo in cui affrontiamo il lavoro manuale e artistico: il tinkering. Questa pratica non solo ci invita a “pensare con le mani”, ma ci insegna anche a lasciare andare le aspettative, soprattutto quando lavoriamo con tecniche come l’ecoprint e le tinture naturali.

Mani che lavorano

PENSARE CON LE MANI

Mi piace molto questo concetto: pensare con le mani !
Cosa significa?  Si dice che la mano è l’organo dell’intelligenza.
Infatti Maria Montessori diceva che il lavoro della mano, l’affinamento e lo sviluppo delle sue capacità, sono tutt’uno con lo sviluppo della mente e dell’indipendenza.
Ci si pone quindi l’obiettivo di esplorare e sperimentare idee, mentre si costruisce qualcosa.
Nel nostro campo possiamo utilizzare materiali di recupero, materiali poveri e materiale reperibile tra i nostri tessuti.
Il bello di questa tecnica è puntare più che altro sul processo più che sul risultato.
Questa pratica ci aiuta a:
Scoprire Nuove Possibilità: Manipolare materiali e strumenti in modi non convenzionali può portare a scoperte inaspettate.
Sviluppare Abilità Pratiche: Il tinkering migliora la nostra destrezza manuale e la comprensione pratica dei materiali.
Coltivare la Pazienza: Attraverso il processo di prova ed errore, impariamo a essere pazienti e a perseverare.

LASCIARE ANDARE LE ASPETTATIVE 

Uno degli aspetti più liberatori del tinkering è la capacità di lasciare andare le aspettative.
Questo è particolarmente importante quando si lavora con tecniche come l’ecoprint e le tinture naturali, dove i risultati possono essere imprevedibili.
Il tinkering poi, può essere sviluppato in vari modi. Quello che a noi interessa maggiormente è la sperimentazione e il  fallimento: non esiste infatti un modo “giusto” di fare tinkering.
La sperimentazione è al centro di questa pratica e il fallimento dobbiamo vederlo come una preziosa opportunità di apprendimento.
Ogni errore infatti, offre informazioni utili per migliorare e avanzare nel progetto.
Tutto ciò, ci riguarda veramente da vicino.
Quante volte infatti ci sarà capitato  di fare un lavoro, pensando a dei risultati e poi invece avere una delusione!
L’importante tutt’al più è capire l’errore e provare a correggerlo.
Quindi, attraverso l’esperienza diretta, riusciremo a capire e  a comprendere meglio come funzionano le cose e a trovare soluzioni per superare gli ostacoli.

COS’E’  QUINDI  IL TINKERING ?

Il tinkering è l’arte di sperimentare con materiali  vari, in modo giocoso e informale.
Tinkering: materiali
Può essere un’attività individuale, ma spesso, secondo me, è più arricchente quando viene condivisa con altri.
La collaborazione infatti,  permette di scambiare idee, suggerimenti e soluzioni, creando un ambiente di apprendimento collettivo, così l’idea, permette di trasformare oggetti comuni, in qualcosa di nuovo e inaspettato.

IL FASCINO DEL TINKERING DURANTE LE MIE VACANZE 

Durante le mie vacanze, il tinkering è diventato un modo ideale per rilassarmi e stimolare la mia creatività.
Infatti pur in vacanza, ho portato con me del materiale.
Ho così scoperto che dedicare del tempo a progetti di tinkering, non solo è stato divertente, ma anche profondamente appagante.
Ho realizzato infatti con piccoli pezzi di tessuto, stampati con ecoprint, dei sottobicchieri che ho ricamato. Questo qui sotto è il risultato.

Sottobicchiere realizzato con tecnica tinkering
Vi lascio ora alcuni consigli per legare questo tipo di attività, con l’ecoprint e le tinture naturali:
Accettare l’Imprevedibilità: Ogni foglia, fiore e tintura ha, come ben sappiamo, una propria chimica unica.
I risultati possono quindi variare con ogni utilizzo e questo, a  mio parere è proprio il fascino di queste tecniche.
Sperimentare con ciò che si ha: Non è necessario avere, soprattutto all’inizio,  materiali importanti. Utilizzate ciò che avete a disposizione e osservate come si comportano i diversi materiali.
Documentare il processo: Tenere un diario di lavoro può aiutare a capire meglio i risultati e migliorare le future creazioni.
Lasciare spazio all’errore: Gli errori, come dicevo prima, sono opportunità di apprendimento.
Un risultato inaspettato può portare a nuove idee e approcci.
Godersi il viaggio: Concentrarsi sul processo piuttosto che sul risultato finale può rendere l’esperienza più gratificante e meno stressante.

CONCLUSIONI

Spero che questo articolo, vi ispiri a esplorare e sperimentare con materiali e idee, proprio come ho fatto io durante le vacanze.
Non vedo l’ora di vedere cosa creerete!

Bentornati sul mio blog e buon tinkering a tutti!

4 risposte a “Il Tinkering”

  1. Ciao Carla! Ben tornata!
    Forse questo articolo lo dovresti mettere all’inizio del tuo blog per l’importanza del contenuto.
    Non sapevo di questo termine.
    In ogni caso leggendolo mi viene da dire che si può adottare anche in ambito umano.
    Soprattutto quando si “crea” un bambino. Una opera d’arte che non sempre viene bene. E poi per farlo crescere bene quanta pazienza ci vuole e quanti errori facciamo….
    NON ARRABBIAMOCI! Ma continuiamo a lavorare per migliorare….
    Si Carla! Un buonissimo contributo hai dato questa domenica. Per niente leggero! Grazie perché ci dai possibilità di interagire….

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