L’ulivo e i suoi utilizzi

Oggi, giornata di festa, voglio parlarvi dell’ulivo e dei suoi svariati utilizzi.
Non potevo che scegliere, nel giorno di Pasqua, questa pianta, simbolo da millenni di pace, unione, speranza e prosperità.

Potatura di ulivo per numerosi utilizzi
Potatura di ulivo

 

Una delle leggende più conosciute, in relazione a questa pianta, è quella di Noè. Si  racconta appunto che durante il diluvio universale, Noè mandò fuori una colomba, per ben tre volte, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. Si tramanda, che al secondo invio della colomba, essa tornò verso sera, con una foglia fresca di ulivo nel becco. In questo modo Noè capì che le acque erano diminuite sulla terra, tanto da poter scoperchiare la sua arca. Ebbe inizio quindi una nuova era di pace e fu così che avvenne la riconciliazione tra terra e cielo.

 

 

L’olivo diventa di conseguenza, una pianta sacra, come anche il succo dei suoi frutti.
Per altre leggende mitologiche, se siete curiosi, leggete qui.

I nomi olivo e ulivo, derivano dal latino olivum.
E’ una pianta da frutto sempreverde, del genere Olea, appartenente alla famiglia delle Oleaceae, la stessa che comprende generi, quali il Ligustrum, il Fraxinus e il Syringa ( lilà comune).
Ha una attività vegetativa, più o meno continua, con attenuazione, chiaramente, nel periodo invernale. L’ulivo è una pianta molto longeva, infattipuò diventare, in condizioni favorevoli, anche una pianta millenaria. L’ulivo più antico d’Italia, si trova in Puglia, a Melendugno ed ha tra i tremila e quattromila anni. Con le sue olive si produce l’Olio Extravergine d’oliva DOP Terre d’Otranto.

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Il mio grembiule preferito

Da piccolina avevo il mio grembiule preferito, il grembiulino, quello a maniche lunghe,  chiaramente rosa.
Appena lo indossavo entravo in un  mondo tutto mio e giocavo con colori e pennelli, spesso schizzando a destra e a manca, liberando la mia creatività.
A volte invece, lo indossavo improvvisandomi piccola cuoca e pasticciando in cucina con la mamma.

Il grembiule in linea generale è un simbolo. Avete mai riflettuto su questo ?
A scuola ad esempio, indossarlo, significa rispettare le regole e quindi poi di conseguenza abitua a rispettare le regole nella società civile, o almeno dovrebbe!
Inoltre, soprattutto nei tempi passati, eliminava le differenze sociali  e anche oggi, rappresenta in molti casi, l’inizio di un percorso.

E’ un indumento di lunga data, infatti la storia dell’origine del grembiule inizia nell’antico Egitto. Nel corso del tempo ha poi mantenuto le sue caratteristiche nell’uso ed è diventato, direi, ai giorni nostri, onnipresente.

In genere il grembiule simboleggia il duro lavoro, per me invece è considerato il mio compagno d’arte ed è quindi secondo me qualcosa di più che un semplice indumento.
Ne ho realizzati tanti nel tempo, ma il mio grembiule preferito è questo in foto.

grembiule con ecoprintL’ho realizzato con tinture naturali, texture e giochi di  composizione  con le mie amate  foglie e le mie tinture naturali.

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Il Mandorlo

Nel giardino condominiale sotto casa, ho due alberi di mandorlo.
Qualche giorno fa vedendo le prime gemme aprirsi, non ho resistito nel fotografarlo. Infatti tra le drupacee è quello con ha la fioritura più anticipata tra tutte.

Mandorlo in fiore

Appartiene alla famiglia delle Rosaceae.
E’ una pianta potenzialmente molto longeva e nell’aspetto somiglia al pesco, ma con foglie più piccole.
E’ originario dell’Asia, ma oggigiorno è riuscito ad acclimatarsi un po’ ovunque.  Fino agli anni 50 l’Italia ha detenuto il primato mondiale della produzione di mandorle, soprattutto in Sicilia e in Puglia, infatti è molto adatto al clima mediterraneo.
Il suo nome scientifico è  Prunus dulcis e ci sono numerose curiosità e belle leggende che potrete leggere qui.  E ‘inoltre da sempre considerato la pianta della speranza e della rinascita.

I suoi frutti sono usati in cucina e sono un alimento prezioso per i vegetariani.  Contengono infatti oltre il 20% di proteine ed hanno un elevato potere nutrizionale ed energetico.
In cosmetica, viene molto usato l’olio, estratto dai suoi frutti. Ha  proprietà elasticizzanti, emollienti, nutrienti e lenitive.  Come dicevo infatti se ne ricava un olio, utile per contrastare l’invecchiamento cutaneo del viso e del corpo.  Nutre le pelli arrossate o irritate, protegge le labbra dal freddo, utile come impacco pre-shampoo  per capelli secchi e tantissimi altri benefici.

IL MANDORLO IN ECOPRINT

In stampa, il mandorlo dona un bellissimo verde, a volte più chiaro, a volte più intenso, secondo il tipo di tessuto.

foglia di mandorlo in ecoprint
Spesso le allieve, nei corsi, mi dicono che non credevano che una foglia così sottile e affusolata potesse rilasciare una così bella impronta. Io infatti la trovo una impronta raffinata. Se voglio mettere del verde sui miei tessuti, la uso sempre.
Ora in questo periodo abbiamo i fiori, ma tra pochissimo l’albero, comincerà a mettere le prime foglioline, anch’esse già pronte per la stampa. ( Non vedo l’ora )
Le foglie possono raggiungere fino  ai 12 cm. di lunghezza.

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Dove trovo la mia ispirazione

Dove trovo la mia ispirazione per realizzare le mie creazioni?
Non  è molto facile in realtà, ma bisogna pur cercare di usare delle strategie.

DOVE TROVO LA MIA ISPIRAZIONE
Essendo una persona molto curiosa, mi guardo molto intorno, quando passeggio, quando vado per negozi  ma soprattutto quando sono in mezzo alla natura.

dove trovo la mia ispirazione
Ispirazioni dalla natura

L’ispirazione però può arrivare anche mentre sono sotto la doccia o quando danzo o quando mi rilasso!

Se insomma trovo una cosa che mi provoca una qualche emozione particolare, parto da lì.
In genere cerco sempre di rimanere su una cosa semplice, poi chiudo gli occhi per un attimo e la immagino. E’ proprio quella piccola emozione che fa mettere in azione il mio cervello e che a volte mi può dare l’ispirazione giusta.
Gli stimoli visivi in genere sono quelli più utili, quindi, dove trovo la mia ispirazione?
Se sono in mezzo alla natura, magari traggo ispirazione da piccole cose che crescono sulle rocce, o dalla forma di alcuni licheni, o dalla forma di un albero. Se ci pensiamo infatti tutto proviene dalla natura : la simmetria, le più strane forme, i colori ed anche gli odori. Tutto può tornare utile insomma.
Albert Einstein diceva che ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già inventata.
Cosa avviene quindi nel nostro cervello quando siamo ispirati? Io credo che quel qualcosa che ha scatenato l’idea, ci parli, ed è proprio questo che ci spinge a creare, sperando che gli altri vedano ciò che vediamo noi o ciò che vogliamo esprimere.

Nuova ultima ispirazione
Nuova ultima ispirazione, con colori naturali

COSA FACCIO ALLORA?

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Nuno feltro bianco

Ogni tanto una pausa colore ci vuole, sicuramente però, non per realizzare un nuno feltro bianco noiso, ma qualcosa di veramente prezioso.
Il monocromatico mi piace molto e essendo il bianco  molto richiesto, questo è  quel che ho creato in questi giorni.

Nuno feltro bianco effetto mosaico

E’ un capo artigianale ideale per la primavera, l’autunno e l’inverno.
In questo progetto, con l’effetto mosaico, ho ricreato una specie di pizzo  perché gli stessi moduli sono ripetuti più volte. Con la leggerezza del tessuto così creato, ho prodotto uno scialle arioso ma resistente, leggero ma caldo, morbido e trasparente, ma avvolgente. Insomma un qualcosa di unico.
Unico in tutti sensi, perché in un lavoro artigianale, come ben sappiamo, non ci potranno mai essere due capi uguali.

QUALITA’ DEL NUNO FELTRO
Esaltare la leggerezza e la trasparenza, in un lavoro in nuno feltro secondo me è  la cosa principale su cui porre attenzione. Per questo, in questo progetto, ho usato una seta garzata, esattamente la Seta Margilan.
Durante la lavorazione, la seta, già molto leggera in partenza, si sgrana e dona al capo lavorato una particolare trama che ricorda  i vecchi pizzi. Texture su seta Margilan

Infatti durante la lavorazione, le fibre della lana migreranno sulla seta e per ottenere ciò, oltre le competenze specifiche sarà necessaria tanta tanta pazienza. Infatti prima bisognerà creare un design, spontaneo o ragionato che sia, poi si procederà ad infeltrire il tutto.
La società  di oggi si basa molto sul lavoro tecnologico, ma come sapete, io amo il lavoro artigianale  che è  basato appunto sul lavoro manuale.
Solo così credo, con l’uso delle mani, posso mirare a produrre capi di abbigliamento di nicchia.
Sono sempre stata attratta,  infatti, dal pezzo unico, proprio per il fascino che emana.

NO ALL’ OMOLOGAZIONE

Oggigiorno, troppo spesso si vedono le stesse cose su tante, forse troppe persone e questo spesso avviene, anche solo perché un modello spopola sui social.
Devo dire invece, che non mi è  mai piaciuta l’omologazione e secondo me la differenza nel vestire, sta proprio nel capo esclusivo.
Inoltre i materiali con i quali vengono realizzati i capi, sono assolutamente naturali, pura lana vergine e pura seta. Questi materiali pregiati, rendono i miei accessori o i capi di abbigliamento in feltro o nuno feltro di una qualità direi, indiscussa.

Molti, alla parola feltro, arricciano il naso, pensando ad un tessuto, ruvido che dà fastidio alla pelle, mentre vi assicuro che la sua consistenza è piacevolissima al tatto e molto morbida.

scialle nuno feltro bianco

Penso fortemente, che ogni lavoro prodotto dalle mani di un artigiano, esca dalla propria interiorità e questo capo in nuno feltro bianco, è stato realizzato infatti per una persona speciale.

Mi piace ricordare una bella frase di Pablo Picasso :
“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni”. Quindi, incoraggio tutti alla creatività, perché nonostante alcuni pensino il contrario, vi assicuro che la creatività è proprio ma proprio di tutti.