La casuarina

Lo so, lo so che la casuarina  è  una pianta tanto amata dalle ecoprinter!
È  tanto amata  ma anche purtroppo tanto difficile a trovarsi, almeno nella mia città, a Roma. Prima la trovavo più facilmente, ma ora gli alberi sono cresciuti e i rami sono diventati alti.

LA CASUARINA IN ECOPRINT
La sua stampa piace sempre molto, infatti durante i miei corsi, se la metto tra le piante tintorie da utilizzare,  è  la prima che finisce.
Le sue foglie sono molto particolari. Sono aghi sottili, lunghi dai 10 ai 20 cm, sono di colore verde scuro e squamiformi, disposte ad anello intorno a piccoli nodi.
In ecoprint però la casuarina, necessita di una immersione nel solfato o acetato di ferro, altrimenti la stampa non si attiva .
Ci dona sicuramente una bellissima texture , infatti mette sempre  in evidenza in stampa, i piccoli nodi delle sue foglie.

La casuarina in ecoprint

In alcune situazioni, se non vogliamo invece la stampa scura, può essere utilizzata a riserva, poggiandola, senza l’immersione ferrosa, come appare nella foto sottostante.

Casuarina in stampa su tessuto

LA CASUARINA SU NUNO FELTRO 

Chi mi conosce, sa che lavoro anche il feltro e il nuno feltro.
Poiché la lana cardata, dalla quale si parte, è totalmente naturale al cento per cento, il feltro risulta essere una fibra molto ricettiva per la stampa, essendo appunto fibra animale. Leggi tutto “La casuarina”

Il frassino in ecoprint

Avete mai provato il frassino in ecoprint ? Io l’ho scoperto in verità, da poco. Infatti passeggiando in un nuovo parco, non lontano da casa, mi sono soffermata su quest’albero, perché mi ha incuriosito, ma in realtà chissà quante volte l’avrò visto nelle mie passeggiate.

Albero del frassino
Si, spesso succede questo.  Vedo le cose mille volte, poi un giorno, vengo stranamente attratta da qualcosa in particolare, o i colori o la forma o il profumo! Succede anche a voi?

UN PO’ DI STORIA

Oltre ad aver attirato me, il Frassino, è capace di attirare, secondo il mito greco, le saette.
Il nome Frassino si dice infatti derivi da fragor che in latino significa rumore, fragore, questo perché in Grecia il Frassino era un albero dedicato a Poseidone, dio che controllava i terremoti e i fulmini.

Il Frassino inoltre, simboleggia l’Albero della conoscenza, è materno e nutritore.
Infatti di grande interesse è anche la sua linfa, chiamata “manna.
La “manna” della specie Fraxinus angustifolia è molto usata anche in cucina per la preparazione di dolci e caramelle, soprattutto all’interno della tradizione siciliana. Leggi tutto “Il frassino in ecoprint”

L’ippocastano in tintura e in ecoprint

L’ippocastano sia in tintura che in ecoprint può essere considerato veramente super.
In tintura infatti si ricava un bellissimo colore dal decotto dei suoi ricci, in ecoprint si stampa in modo veramente apprezzabile, con le sue foglie.

CONOSCIAMO PIU’ DA VICINO L’IPPOCASTANO

Appartiene alla famiglia delle Hippocastanaceae/Sapindaceae , è  originario dell’Asia ed è stato portato a noi solo nel 1500.
II nome latino del genere “Aesculus” deriva dal nome di una quercia sacra a Giove.
Ricci di ippocastano

Il suo nome scientifico è Aesculus hippocastanum, mentre il suo nome comune è ippocastano, castagno d’India, castagna amara, castagna cavallina.
I suoi semi sono spesso chiamati anche, “Castagne pazze” per distinguerli dalle castagne commestibili.
Dal vero castagno inoltre,  si distingue per la forma delle foglie: il castagno infatti le ha semplici, inserite alternate sul ramo, l’ippocastano le ha composte.
La sua bella foglia, in effetti, è palmata ed ha da cinque a sette foglioline lunghe dentate. Quella centrale, è più lunga delle altre. Sorgono tutte dallo stesso punto, sul lungo picciolo che le unisce al ramo.
Anche i suoi frutti sono diversi, infatti mentre i ricci del castagno sono ricoperti da aculei sottili molto fitti, i frutti dell’ippocastano presentano aculei radi e tozzi.
Le foglie dell’ippocastano purtroppo, sono caduche  e in autunno cadono abbastanza presto. E’ infatti un albero non molto vigoroso.  Già ora infatti, la sua bella chioma ha maculature fogliari abbastanza estese, dovute molto spesso a un fungo o a malattie parassitarie che ne insidiano la salute.

È pianta mellifera  e i suoi fiori sono visitati dalle api che ne raccolgono il polline e il nettare, dalla concentrazione zuccherina molto elevata. Leggi tutto “L’ippocastano in tintura e in ecoprint”

L’imperfetta perfezione

Sembra un gioco di parole, ma l’imperfetta perfezione, spesso sta ad indicare la bellezza che si ritrova appunto nell’imperfezione.

In generale nella società di oggi, il concetto di perfezione, è molto più radicato di quanto pensiamo. Secondo me invece, sarebbe giusto mirare, più che alla perfezione, al perfezionismo, per cercare di fare quel qualcosa al meglio delle nostre capacità.
In realtà poi, quello che ad alcuni può sembrare perfetto, per altri, può sembrare sbagliato, quindi questo ci porta a capire quanto la  cosa sia soggettiva.

L’IMPERFETTA PERFEZIONE

L'imperfetta perfezione su una foglia

Durante i miei corsi di ecoprint,  spesso le allieve scartano le foglie rovinate, bucherellate o quant’altro.

Io invece consiglio loro sempre di usarle, perché penso che ogni foglia abbia comunque una sua storia da raccontare.

Probabilmente chi è alle prime armi o chi è arso dal fuoco creativo, è concentrato su altro.

Ma chi ci dice che proprio quella foglia che stiamo scartando, non abbia attraversato condizioni climatiche particolarmente ardue o che abbia dovuto combattere contro attacchi di insetti o parassiti ?

Secondo me, qualsiasi cosa nasconda, vale la pena raccontarla e quindi nel nostro caso, stamparla .

Non la trovate meravigliosamente unica con il suo vissuto ?
Proprio un’imperfetta perfezione direi!

FILOSOFIA GIAPPONESE

Sempre durante i miei corsi poi, capita e osservo che le allieve magari nascondono la parte rovinata di una foglia, sovrapponendovene un’altra, cercando di nascondere appunto la parte ” rovinata “.
Io allora racconto loro, l’arte giapponese del kintsugi, che si rifà alla concezione che ogni cicatrice viene mostrata orgogliosamente.
Se sei curiosa, leggi quì  la loro bella filosofia.

Del resto poi credo, siano punti di vista!
Secondo me infatti,  parlando di una foglia, come dicevo prima, ciò che può risultare una parte da nascondere per alcuni, potrebbe essere invece un punto di valorizzazione, con la stampa, per altri. Leggi tutto “L’imperfetta perfezione”

Il papiro in ecoprint

Oggi voglio condividere con voi i miei tessuti stampati con con il papiro in ecoprint.
Non è da molto che lo uso per stampare, ma essendo una pianta perenne e sempreverde, è utile anche nelle stagioni in cui le altre piante tintorie non si trovano.

Papiro stampato su seta
Papiro stampato su seta

Il papiro è una pianta erbacea semi-acquatica e rizomatosa che cresce fino ad un’altezza di 2-3 metri. Le sue foglie, viste da lontano, sembrano  dei pon pon  che crescono verso l’alto e poi ricadono leggermente verso il basso.
Coltivato in casa ci dona un’ atmosfera esotica, infatti questa pianta fu estremamente importante durante l’antichità  e fu il protagonista indiscusso della storia egiziana.

UN PO’ DI STORIA

In egiziano, il termine papiro, secondo alcuni ricercatori,  viene da pa-en-per-aa  che significa faraonico o ciò  che appartiene al re .
Ben presto il papiro assunse però, un significato simbolico, simboleggiando appunto, la rigenerazione del mondo. Leggi tutto “Il papiro in ecoprint”