Identificare gli alberi

La primavera in fiore: un’esplosione di colori e un’opportunità per riconoscere e identificare gli alberi

In primavera, basta alzare lo sguardo o fermarsi un attimo lungo un sentiero, per accorgersi che qualcosa sta cambiando: la natura si risveglia, e con lei, anche il nostro senso di meraviglia.
Infatti, chi osserva la natura con curiosità, sa che ogni stagione ha le sue chiavi di lettura.
In primavera, prima che le foglie si aprano completamente, sono le gemme a raccontarci molto, del mondo vegetale che ci circonda.
Ogni albero ha le sue, con forme, colori, disposizioni e dimensioni specifiche.
Imparare a riconoscerle significa avvicinarsi alla biodiversità con occhi nuovi, capaci di cogliere l’identità di ogni pianta.
A Roma, in primavera, con l’esplosione dei fiori, che colora il paesaggio urbano, c’é uno spettacolo naturale unico e per noi amanti delle piante per l’ecoprint, diventa molto più facile, rispetto ad altre stagioni,  riconoscere le diverse specie arboree, rispetto a quando sono spoglie o hanno solo le foglie.

IL LORO CHIARO LINGUAGGIO

Spesso non siamo abituati a pensare agli alberi come individui con caratteristiche proprie.
Li vediamo come sfondo del paesaggio, silenziosi e immobili.
Ma basta prestare un po’ più di attenzione per scoprire un linguaggio fatto di dettagli: le gemme, le cortecce, la disposizione dei rami.
Anche quando le foglie non sono ancora comparse, possiamo infatti distinguere un carpino da un faggio, un ciliegio da un acero, semplicemente osservando.
Le cortecce, ad esempio, mantengono nel tempo delle caratteristiche costanti: lisce o rugose, chiare o scure, screpolate o punteggiate e spesso raccontano storie di crescita, clima e adattamento.
Riconoscere gli alberi, diventa così un esercizio di attenzione e stupore, un modo per rinnovare ogni anno il nostro legame con la natura.
Perché la primavera, con la sua esplosione di vita, ci invita a rallentare e ad osservare. E ogni gemma è un piccolo miracolo che vale la pena di conoscere.

RICONOSCERE ED IDENTIFICARE GLI ALBERI ATTRAVERSO I FIORI 

Più di ogni altra cosa, i fiori primaverili offrono sicuramente, indizi preziosi, per identificare gli alberi.
Infatti la loro forma e colore sono importanti per l’identificazione.
 Ogni specie ha fiori con caratteristiche uniche, che variano nella forma, nelle dimensioni e nel colore.
Anche la disposizione dei fiori ci può aiutare.
La disposizione sui rami , che può essere a grappolo, a spiga, solitari, ecc. infatti,  è un altro elemento distintivo.
Il periodo di fioritura anche ci può dire qualcosa.
Alcuni alberi fioriscono molto presto, altri più tardi, e questo può aiutare a identificarli.
Vicino casa ho un albero, su una via dove passo spesso ed ora è tutto in fiore.

Identificare gli alberi : il ciliegio Mi stupisce ogni volta, perché quando ha le foglie, non suscita il mio interesse, mentre con i fiori non faccio altro che ammirarlo. E’ un ciliegio.

RISORSE UTILI PER IDENTIFICARE GLI ALBERI 

Per approfondire la conoscenza degli alberi e imparare a riconoscerli, possiamo però consultare decisamente dei libri.
Uno che mi sento di potervi consigliare è Riconoscere gli alberi. Ediz. a colori” di Roger Phillips, una guida illustrata che facilita il riconoscimento delle principali specie arboree.

Identificare gli alberi tramite libri
Poi c’è Alberi d’Italia e d’Europa. Guida al riconoscimento di Bernardo Ticli, che offre descrizioni dettagliate e immagini per identificare oltre 100 specie.

Oppure Guida agli alberi d’Italia di Touring Club Italiano.

APP INTERESSANTI

Anche le App sono molto utili come ad esempio PlantNet, un’app gratuita che permette di identificare le piante scattando una foto; l’app confronta l’immagine con un vasto database botanico: Android Apps on Google Play     Invece PictureThis, fornisce informazioni dettagliate sulle piante fotografate, inclusi consigli sulla cura.
Infine iNaturalist che oltre all’identificazione, consente di contribuire a progetti scientifici registrando le proprie osservazioni.

CONSIGLI AGGIUNTIVI  PER ESPLORARE E APPRENDERE

Per essere seguiti da esperti, invece, ci si può unire a escursioni guidate o corsi di riconoscimento degli alberi, organizzati da associazioni naturalistiche locali.
Per questi corsi di riconoscimento, alcune associazioni, come Flora Romana, organizzano appunto corsi per imparare a identificare gli alberi locali.Log in or sign up to view

ALBERI COMUNI 

Leggi tutto “Identificare gli alberi”

Le tisane scadute

Tingere i Tessuti con Creatività: Idee con le tisane scadute
Quando pensiamo al tè e alle tisane, spesso li associamo a momenti di relax e benessere.
Tuttavia, questi infusi naturali possono essere utilizzati anche in modo creativo, per tingere i tessuti, in maniera sostenibile e originale.
Se hai delle tisane scadute o che hanno perso il loro aroma, invece di buttarle, puoi dar loro nuova vita, utilizzandole per colorare stoffe, capi d’abbigliamento, carta e non solo.

Tisane scadute
Tè e tisane, oltre ad essere bevande rilassanti, possono diventare però anche coloranti preziosi per tingere i tessuti in modo ecologico e perfino creativo, utilizzandole appunto, per la stampa.
Leggete fino alla fine e ne vedrete delle belle!

PERCHE’ USARE IL TE’ E LE TISANE PER TINGERE 

Le tisane e i tè contengono pigmenti naturali  e molto spesso anche tannini, che si fissano sulle fibre tessili, creando tonalità uniche e sfumature delicate.
Inoltre questa tecnica, è si ecologica, ma anche economica e riesce a dare un bel contributo alla riduzione dei rifiuti.

SCELTA DEL COLORE 

Se ci dedichiamo alla tintura, a seconda del tipo di tè o tisana utilizzata, possiamo ottenere tonalità diverse: il Tè nero → beige, marrone chiaro o sfumature seppia, il Tè verde → verde tenue o giallo-verde, la Tisana ai frutti rossi → rosa, viola o malva, la Tisana alla camomilla → giallo dorato,  il Rooibos → arancione caldo o ruggine, l’Hibiscus → rosa acceso o porpora, la Tisana alla curcuma → giallo intenso.
Insomma ogni tipo di tè o tisana regala un colore diverso.

PREPARAZIONE DELLA TINTURA 

Porta a ebollizione una grande quantità d’acqua in una pentola.
Aggiungi una quantità abbondante di tisane o tè (più ne usi, più intenso sarà il colore).
Lascia sobbollire per almeno 30-60 minuti, fino a ottenere un liquido colorato intenso.
Per tingere il tessuto, lava prima il tessuto con acqua e sapone neutro per rimuovere eventuali residui chimici e fare una sorta di spurga.
Immergi poi il tessuto nella tintura ancora calda e mescola bene.
Lascialo in ammollo per almeno 1-2 ore, ma anche mezza giornata.  Chiaramente più a lungo rimane, più il colore sarà intenso.
Oltre alla tintura uniforme, puoi sperimentare diverse altre tecniche, per creare effetti unici.
Se infatti desideri un effetto tie-dye o shibori, lega il tessuto con elastici o altri materiali, prima di immergerlo e otterrai delle belle fantasie.

Leggi tutto “Le tisane scadute”

Shibori

Oggi voglio parlarvi dello Shibori, l’antica tecnica giapponese di tintura a riserva, che un po’ tutti conosciamo.

Legature e tintura in indaco
Voglio però prima approfondire e affrontare il discorso sul profondo processo meditativo che comporta.
Infatti mi piace tantissimo la ripetizione dei suoi gesti, la concentrazione richiesta e il legame con il materiale,  che trasformano questa pratica, in un’esperienza capace di calmare la mente e favorire la consapevolezza del momento presente!

LA PAZIENZA COME VIA DI CONSAPEVOLEZZA : RIFLESSIONI

Lo Shibori sappiamo tutti che richiede tempo, dedizione e tanta pazienza.
Ogni nodo, piega o cucitura è un atto che necessita di molta attenzione e  precisione, se alla fine del lavoro, vogliamo ottenere dei bei risultati.

shibori filza

In questo modo la mente si libera dalle distrazioni ed è proprio in quel momento, che il corpo e la mente, lavorano in armonia, creando un senso di equilibrio interiore.
La pazienza quindi diventa un’alleata e ci  insegna a rispettare il tempo naturale delle cose senza fretta o ansia per il risultato finale.

ORIGINI E FILOSOFIA

Originario del Giappone, lo Shibori affonda le sue radici in tradizioni secolari, è una tecnica di tintura infatti, risalente a oltre 1.300 anni fa, sviluppatasi con l’obiettivo di decorare tessuti pregiati, spesso destinati a kimono e altri indumenti tradizionali.
Spesso è confuso o identificato con il Tie Dye, che invece, ha origini più recenti e si è diffuso negli anni ‘60 e ‘70 grazie al movimento hippie.
Questo metodo prevede la torsione e la legatura del tessuto in modi casuali prima della tintura, creando motivi psichedelici vivaci e molto colorati.

risultati shibori

 

Nello shibori invece, ogni piega, legatura, cucitura o torsione viene eseguita con cura per ottenere effetti visivi particolari.
La filosofia alla base di questa tecnica, sottolinea l’imprevedibilità e la bellezza del caso.
Questa incertezza, piuttosto che frustrare, mi incanta e mi invita ad abbracciare l’imperfetto, come spesso avviene anche nelle tecniche dell’ecoprint.

Leggi tutto “Shibori”

Tintura con semi e bucce di avocado

Tintura naturale con semi e bucce di avocado, pianta ricca di tannini!

L’avocado, quello che solitamente usiamo per guacamole o insalate, è uno dei frutti più sorprendenti, per ottenere colori delicati e affascinanti.
Raccogliendo materiali che altrimenti andrebbero buttati, come le sue bucce e noccioli, possiamo creare qualcosa di unico e bellissimo, tra l’altro, rispettando l’ambiente.
Quando tingo con l’avocado, non cerco mai un colore particolare.
Lascio solo che la pianta mi sorprenda con ciò che è in grado di offrire.
Essendo ogni partita di avocado, diversa l’una dall’altra, ogni bagno di tintura sarà, con tonalità e intensità, che variano a seconda della maturazione del frutto.
Non cerco mai quindi di ottenere un colore specifico, ma mi lascio sorprendere sempre, da ciò che lo specifico frutto e la natura, in quel momento, mi offrono.

Tintura di avocado con bucce e semi

UN BELLISSIMO COLORE 

Con la tintura realizzata con semi e bucce di avocado, riusciamo a produrre facilmente, toni rosa, aranciati e persino salmone.
Bucce e noccioli di avocado, infatti, contengono acido tannico, un elemento naturale che permette di tingere i tessuti, volendo, anche senza l’utilizzo di altri mordenti.
Prima di tutto però,  sarà importante riuscire a raccogliere bucce e semi di avocado, in abbondanza.

Avocado, raccolta di bucce e semi
Io mi faccio aiutare da amici e conoscenti, che spesso li mettono da parte per me.
Più il frutto è maturo, maggiore sarà l’intensità della colorazione.
Dalla mia esperienza ho notato che se si utilizzano solo i semi, si otterranno  tonalità rosa più delicate, mentre se si aggiungono anche le bucce, otterremo  toni che vanno dal salmone, al marrone rosato.

Leggi tutto “Tintura con semi e bucce di avocado”

Come riutilizzare le tinture naturali avanzate

Come riutilizzare le tinture naturali avanzate: Idee e consigli creativi

Le tinture naturali avanzate sono una risorsa preziosa per chi ama sperimentare con i colori, perché con un po’ di creatività, possiamo avere l’opportunità di creare capi unici, personalizzati e poter esprimere così, ognuno  la propria individualità.
Riutilizzare le tinture naturali avanzate è poi  un’occasione per sperimentare e scoprire nuove combinazioni cromatiche.
Sapete bene ormai, ve l’ho ripetuto infinite volte, che sperimentare, non è mai e poi mai, tempo perso.
Cosa fare dunque, quando, dopo una tintura, ti ritrovi con un bagno di colore avanzato? Assolutamente non buttarlo via!
Esistono infatti diversi modi per riutilizzare queste tinture, massimizzando ogni goccia e riducendo gli sprechi.
Difatti, ogni residuo di colore può essere trasformato in un nuovo progetto creativo .

Seta asciutta con tintura degradé
Ecco alcune idee e consigli utili per trasformare ciò che resta, in nuove opportunità creative.

TINTURE NATURALI AVANZATE

Spesso, appena terminato un progetto di tintura naturale, ci ritroviamo con un pentolone di colorante inutilizzato.
Cosa fare?  Potrai fare decisamente, una seconda tintura con sfumature più delicate.
Un bagno di colore già usato infatti, avrà una concentrazione di pigmenti ridotta, ma questo può essere un vantaggio!
Puoi utilizzarlo per tingere i tessuti nel modo più delicato, ottenendo tonalità pastello o sfumature più tenui rispetto alla tintura originale.
Prova con tessuti di cotone, lino o seta, che assorbono bene anche i colori meno intensi.

Come utilizzare le tinture naturali avanzate

Potrai inoltre creare effetti graduali con il Tie-dye o Dip-dye
Un bagno di tintura avanzato infatti è perfetto per creare effetti sfumati. Immergi il tessuto parzialmente, lasciando il colore salire gradualmente, oppure fai sperimentazioni con tecniche di tie-dye con nodi o elastici per disegni originali. Leggi tutto “Come riutilizzare le tinture naturali avanzate”