Annatto

Ciao a tutte voi che mi seguite, oggi è l’ultimo articolo prima delle vacanze estive e vi parlerò dell’Annatto.
Lo conoscete ? E’ una pianta tropicale e da tempo immemorabile, i suoi semi, sono utilizzati sia per uso culinario sia come tintura per i tessuti.
In questo articolo, esploreremo quindi, l’habitat dell’annatto, il processo di tintura e di stampa sui tessuti e alcune curiosità affascinanti su questa pianta così versatile.

HABITAT E DESCRIZIONE DELL’ANNATTO
 Il nome scientifico Orellana deriva da Francisco de Orellana (1511–1546), un esploratore spagnolo che aveva preso parte a numerose spedizioni nel Nuovo Mondo, è infatti una pianta ricca di storia e tradizione.
Conosciuta anche come Bixa orellana, è un albero arbustivo originario dell’Amazzonia, appartenente alla famiglia delle Bixaceae.
Questa pianta offre un colore giallo-arancio brillante in tintura e una simpaticissima impronta in ecoprint.

La pianta è caratterizzata da fiori rosa con foglie a forma di cuore di colore verde intenso e da venature a volte rossastre, mentre i suoi frutti a forma di capsule contengono semi avvolti in un rivestimento rosso-arancio.
I frutti, chiamati baccelli, sono rossi con un interno giallo.
Quando il frutto è maturo, si spacca a metà e all’interno ci sono circa 50 semi.
Nei paesi di lingua spagnola l’annatto è denominato “Achiote” mentre in Brasile è chiamato “Urucum” .
E’ originario delle regioni tropicali dell’America Centrale e del Sud come il Messico.  Soprattutto però oggi, lo producono e lo esportano il Brasile e il Perù.
La pianta cresce bene in climi caldi e umidi e in terreni ben drenati.

Semi di annatto
Semi di annatto

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Tintura con elicriso e stampa in ecoprint

Voglio dedicare questo articolo, alla tintura con elicriso e alla sua stampa in ecoprint.
L’elicriso è  una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae  dove annovera numerose specie.
Il suo nome scientifico è Helichrysum italicum, ma è conosciuto anche, come l’erba del sole,  fiore d’oro, o erba liquirizia.
Il suo nome, infatti, deriva dal greco e precisamente dalle parole  “helios” che significa “sole” e “chrysos” che significa “oro”.
Il nome fa sicuramente riferimento ai suoi capolini che quando fioriscono, hanno brillanti infiorescenze gialle.

Fiori di elicriso

IL SUO HABITAT

L’elicriso cresce principalmente nelle regioni mediterranee.
Il suo habitat naturale infatti, comprende paesi come l’Italia, la Francia, la Spagna, la Grecia e l’Albania.
In Italia si trova soprattutto al centro-sud, è raro sulle Alpi, mentre è molto diffuso in Sardegna, dove è chiamato l’oro di Sardegna.
Sull’isola si trovano diverse varietà di elicriso sardo.
Può essere però coltivato, anche in altre regioni con un clima simile al mediterraneo, come parti della California e dell’Australia meridionale.
L’elicriso si adatta a vari tipi di terreno, ma preferisce suoli ben drenati e sabbiosi.
Può essere trovato in diversi habitat, tra cui prati, macchie, arbusteti e pendii rocciosi.
La pianta è tollerante alla siccità e prospera in zona con un clima mediterraneo caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti.

USO FARMACEUTICO E COSMETICO

La medicina popolare sfrutta le proprietà dell’elicriso già da molto tempo.
L’uso farmaceutico dell’Elicriso infatti, risale alla medicina greco-romana.
Le sue proprietà medicinali sono l’attività antinfiammatoria, decongestionante, antiallergica, balsamica ed espettorante, tanto che viene chiamata anche “erba respiro“.
In cosmetica gli estratti di Elicriso vengono utilizzati all’interno dei prodotti cosmetici per la pelle particolarmente desquamata. Favorisce infatti il naturale equilibrio della cute arrossata e secca.  E’ inoltre, un rimedio naturale per dermatiti, eczemi, pelle irritata e scottature.
I costituenti principali sono i Flavonoidi  e il suo olio essenziale è ricco di nerolo, acetato di nerile, tannino, geraniolo, eugenolo . Leggi tutto “Tintura con elicriso e stampa in ecoprint”

Cotinus coccygria

Tempo fa ho già scritto un articolo sullo scotano, il cui nome scientifico è Cotinus coggygria.
Quando però ci sono amiche che venendoti a trovare, te ne portano fasci interi, è d’obbligo usarlo per fare nuovi esperimenti.

Cotinus coggygria foglie

Il  Cotinus coggygria è una specie appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae. Le sue foglie sono molto apprezzate per le loro proprietà tanniche e per i pigmenti naturali che contengono.
Nel vasto mondo delle piante tintorie, per me, il Cotinus coggygria, occupa sicuramente un posto speciale. Sono infatti molto legata a questa pianta, emotivamente.

Questo arbusto ornamentale, offre foglie e fiori che possono essere utilizzati per creare bellissimi effetti di colore sui tessuti, in tintura, ma anche, come vedete nella foto qui sotto, in stampa.

ecoprint con foglie cotinus


TINTURA CON FOGLIE DI  COTINUS COCCYGRIA 

Come dicevo, in qualche articolo addietro, ho parlato già della tintura, ottenuta però dal legno dello scotano.
In questo articolo, invece, esploreremo le caratteristiche delle foglie di scotano e come utilizzarle per creare meravigliosi effetti di colore sui tessuti.
Per preparare una tintura naturale con le foglie di scotano, è possibile seguire questi passaggi:
Raccogliete foglie di scotano durante la primavera/estate o l’autunno e scegliete foglie sane e mature.
Portate a ebollizione una pentola di acqua e aggiungete le foglie di scotano. Riducete la fiamma e fate sobbollire per almeno un’ora. Questo permetterà ai pigmenti delle foglie di trasferirsi nell’acqua e creare una tintura colorata, il famoso decotto.

Decotto con Cotinus

Lasciate raffreddare la tintura, quindi filtratela per rimuovere eventuali detriti e tutte le foglie.
Immergete infine il tessuto che si desidera tingere nella tintura di scotano. Assicuratevi che il tessuto sia completamente immerso e lasciatelo in ammollo per diverse ore o anche per una notte intera per ottenere colori più intensi.

In realtà la tintura con le foglie di Cotinus, non risulterà molto intensa nel suo decotto. Ci donerà però un bel rosa cipria, a meno che non usiate dei viraggi. Leggi tutto “Cotinus coccygria”

La margherita del tintore

La Margherita del tintore, conosciuta anche come Camomilla del tintore o Cota tinctoria, è una pianta annuale originaria del Nord America, che è stata utilizzata fin dall’antichità per la sua capacità di produrre coloranti naturali.
La pianta della Margherita del tintore è caratterizzata da piccoli fiori gialli che crescono in gruppi e da foglie verde scuro.
È la parte superiore della pianta, ovvero i fiori e le foglie, che vengono utilizzati per la produzione di coloranti naturali e per la stampa in ecoprint.

fiore della margherita del tintore

LA SUA DIFFUSIONE

Venne introdotta in Europa dai Romani e da allora è stata ampiamente coltivata un po’ ovunque.
La sua popolarità come fonte di colorante naturale, è in parte dovuta al fatto che appunto, è facile da coltivare e può essere raccolta più volte durante la stagione di crescita. Fiorisce infatti da maggio a settembre.
Questa quindi è la stagione in cui si trova facilmente.
E’ strano  come a volte, passi e ripassi,  durante le passeggiate in un posto e non la noti, poi all’improvviso ne vedi una in fiore e girando lo sguardo attorno, nella zona, ne incontri prati interi.prato di Cota tinctoria

Questo è quello che è successo a me giorni fa, proprio vicino casa, in una parte di prato un po’ più incolta. Leggi tutto “La margherita del tintore”

Lo stile bianco e nero

Lo stile bianco e nero, per il mio gusto , è uno dei più chic, nel mondo della moda.
Ho dei nuovi progetti per questo stile e trovo il bianco e nero una combinazione vincente, anche se è una combinazione, si dice,  di non colori. Del resto però, per Coco Chanel, il bianco e nero era, il binomio  per eccellenza.
Se citiamo le sue parole “Il nero contiene tutto, anche il bianco.
Insieme, nero e bianco sono di una bellezza assoluta, sono l’accordo perfetto
”, ci rendiamo conto di quanto queste tonalità, non passino mai di moda.
Sono, direi, esattamente una combinazione evergreen.
Allora come non riproporli anche con le tinture naturali ?

LO STILE BIANCO E NERO

In realtà ho iniziato semplicemente con dei disegni geometrici, che mixati insieme,  credo risultino d’impatto.

Stile bianco e nero geometrico

Il nero fa risaltare il bianco, luci e ombre creano una forte potenza di contrasti e a me tutto ciò, piace molto.
Come dicevo ho iniziato da combinazioni geometriche e nel momento in cui ho cominciato a fare l primo disegno, mi si è  aperto un ventaglio, con mille possibilità, per creare pattern tra i più svariati.

Geometrie black and white

Gli stili in realtà possono essere moltissimi: il disegno può essere regolare, seguire forme geometriche, o totalmente asimmetrico e casuale.
Può essere astratto, seguire forme semplici o più elaborate.
Insomma chi più ne ha più ne metta.
In questo tessuto di cotone, nella foto qui sopra, la  parola d’ordine è stato mixare. Leggi tutto “Lo stile bianco e nero”