Il Natale si avvicina

Il Natale si avvicina e noi dobbiamo  prepararci per tempo.
Dite che è  troppo presto?  A me però, piace godermi il Natale già da ora, non tutto insieme, ma un po’ alla volta, già quindi dai preparativi.
Poiché  ormai lo sappiamo, possiamo fare molto con poco!

PICCOLE IDEE DI RICICLO

Vi mostro cosa ho preparato con avanzi di copertine vettore, abbandonate lì  da qualche tempo.
Il Natale si avvicinaDa un cartamodello, comprato in qualche fiera, ho ricavato le singole parti indicate.
Ho selezionato per colore le “copertine”, riproducendo con taglio e cucito, ogni singolo pezzo.
Prima però ho cercato di abbinare i colori, creando dei contrasti tra i chiari e gli scuri.
Li ho poi resi tridimensionali, con  ovatta da imbottitura. Se non ne avete però,  potete tagliuzzare avanzi di stoffa, che io non butto mai, ma conservo in una busta apposita, da utilizzare  appunto come riempimento per le future creazioni.  Qui, trovate il link con tutte le spiegazioni.

Albero Natale tessile in costruzione
Una volta creati e cuciti tutti i pezzi, basta poi assemblarli insieme e il nostro alberello di Natale tessile è pronto.
Con poco tessuto e in particolare, con tutti i nostri amati colori naturali, ecco che il decoro per il Natale, sarà  pronto in pochi passaggi. Leggi tutto “Il Natale si avvicina”

L’ippocastano in tintura e in ecoprint

L’ippocastano sia in tintura che in ecoprint può essere considerato veramente super.
In tintura infatti si ricava un bellissimo colore dal decotto dei suoi ricci, in ecoprint si stampa in modo veramente apprezzabile, con le sue foglie.

CONOSCIAMO PIU’ DA VICINO L’IPPOCASTANO

Appartiene alla famiglia delle Hippocastanaceae/Sapindaceae , è  originario dell’Asia ed è stato portato a noi solo nel 1500.
II nome latino del genere “Aesculus” deriva dal nome di una quercia sacra a Giove.
Ricci di ippocastano

Il suo nome scientifico è Aesculus hippocastanum, mentre il suo nome comune è ippocastano, castagno d’India, castagna amara, castagna cavallina.
I suoi semi sono spesso chiamati anche, “Castagne pazze” per distinguerli dalle castagne commestibili.
Dal vero castagno inoltre,  si distingue per la forma delle foglie: il castagno infatti le ha semplici, inserite alternate sul ramo, l’ippocastano le ha composte.
La sua bella foglia, in effetti, è palmata ed ha da cinque a sette foglioline lunghe dentate. Quella centrale, è più lunga delle altre. Sorgono tutte dallo stesso punto, sul lungo picciolo che le unisce al ramo.
Anche i suoi frutti sono diversi, infatti mentre i ricci del castagno sono ricoperti da aculei sottili molto fitti, i frutti dell’ippocastano presentano aculei radi e tozzi.
Le foglie dell’ippocastano purtroppo, sono caduche  e in autunno cadono abbastanza presto. E’ infatti un albero non molto vigoroso.  Già ora infatti, la sua bella chioma ha maculature fogliari abbastanza estese, dovute molto spesso a un fungo o a malattie parassitarie che ne insidiano la salute.

È pianta mellifera  e i suoi fiori sono visitati dalle api che ne raccolgono il polline e il nettare, dalla concentrazione zuccherina molto elevata. Leggi tutto “L’ippocastano in tintura e in ecoprint”

L’imperfetta perfezione

Sembra un gioco di parole, ma l’imperfetta perfezione, spesso sta ad indicare la bellezza che si ritrova appunto nell’imperfezione.

In generale nella società di oggi, il concetto di perfezione, è molto più radicato di quanto pensiamo. Secondo me invece, sarebbe giusto mirare, più che alla perfezione, al perfezionismo, per cercare di fare quel qualcosa al meglio delle nostre capacità.
In realtà poi, quello che ad alcuni può sembrare perfetto, per altri, può sembrare sbagliato, quindi questo ci porta a capire quanto la  cosa sia soggettiva.

L’IMPERFETTA PERFEZIONE

L'imperfetta perfezione su una foglia

Durante i miei corsi di ecoprint,  spesso le allieve scartano le foglie rovinate, bucherellate o quant’altro.

Io invece consiglio loro sempre di usarle, perché penso che ogni foglia abbia comunque una sua storia da raccontare.

Probabilmente chi è alle prime armi o chi è arso dal fuoco creativo, è concentrato su altro.

Ma chi ci dice che proprio quella foglia che stiamo scartando, non abbia attraversato condizioni climatiche particolarmente ardue o che abbia dovuto combattere contro attacchi di insetti o parassiti ?

Secondo me, qualsiasi cosa nasconda, vale la pena raccontarla e quindi nel nostro caso, stamparla .

Non la trovate meravigliosamente unica con il suo vissuto ?
Proprio un’imperfetta perfezione direi!

FILOSOFIA GIAPPONESE

Sempre durante i miei corsi poi, capita e osservo che le allieve magari nascondono la parte rovinata di una foglia, sovrapponendovene un’altra, cercando di nascondere appunto la parte ” rovinata “.
Io allora racconto loro, l’arte giapponese del kintsugi, che si rifà alla concezione che ogni cicatrice viene mostrata orgogliosamente.
Se sei curiosa, leggi quì  la loro bella filosofia.

Del resto poi credo, siano punti di vista!
Secondo me infatti,  parlando di una foglia, come dicevo prima, ciò che può risultare una parte da nascondere per alcuni, potrebbe essere invece un punto di valorizzazione, con la stampa, per altri. Leggi tutto “L’imperfetta perfezione”

Il papiro in ecoprint

Oggi voglio condividere con voi i miei tessuti stampati con con il papiro in ecoprint.
Non è da molto che lo uso per stampare, ma essendo una pianta perenne e sempreverde, è utile anche nelle stagioni in cui le altre piante tintorie non si trovano.

Papiro stampato su seta
Papiro stampato su seta

Il papiro è una pianta erbacea semi-acquatica e rizomatosa che cresce fino ad un’altezza di 2-3 metri. Le sue foglie, viste da lontano, sembrano  dei pon pon  che crescono verso l’alto e poi ricadono leggermente verso il basso.
Coltivato in casa ci dona un’ atmosfera esotica, infatti questa pianta fu estremamente importante durante l’antichità  e fu il protagonista indiscusso della storia egiziana.

UN PO’ DI STORIA

In egiziano, il termine papiro, secondo alcuni ricercatori,  viene da pa-en-per-aa  che significa faraonico o ciò  che appartiene al re .
Ben presto il papiro assunse però, un significato simbolico, simboleggiando appunto, la rigenerazione del mondo. Leggi tutto “Il papiro in ecoprint”

Il rosmarino

Mi piace molto utilizzare i prodotti della terra e il rosmarino è una delle piante officinali  e aromatiche, tra le mie preferite.
Non lo uso quindi solo come ingrediente per la cucina, ma come già avrete capito, lo uso anche in tintura naturale.

tintura e viraggi con il rosmarino
tintura e viraggi con il rosmarino

E’ una pianta molto profumata, sempreverde e ha una fioritura meravigliosa, che vira tra viola,  blu, azzurro-violetto, malva e bianco. I fiori sbocciano a partire dalla primavera e l’ impollinazione avviene quasi sempre ad opera di insetti. In particolare le api e i bombi vengono fortemente attirati dai fiori e dal profumo emanato da questa pianta.

L’etimologia della parola rosmarino viene da Rosmarinus officinalis, dalle parole latine ros (rugiada) e maris (mare) . Ne esistono diverse varietà che si differenziano per la maggiore o minore aromaticità e per il portamento.
Il rosmarino si riproduce per talea. E’ verde tutto l’anno, ed è un’erba d’elezione nella nostra penisola. E’ anche l’ unico rappresentante del suo genere, nella famiglia delle Labiatae.

CURIOSITA’ SULLA PIANTA
Il rosmarino è una pianta dedicata a Venere, piena di  miti e simpatiche leggende che potrete trovare qui .
Prima ancora che in cucina, gli antichi Romani, usavano il rosmarino per aromatizzare il vino. Leggi tutto “Il rosmarino”