Come fare una busta tessile

Oggi vi descrivo come fare una busta tessile.
Giorni fa infatti,  è stato il compleanno della mia più cara amica e io che amo le sfide, ho deciso che il suo biglietto di auguri, doveva essere contenuto in una busta tessile realizzata con le mie mani .

busta tessile e biglietto
Spesso mi dicono che la creatività non mi manca ed io, spronata da queste lusinghe, spesso mi metto alla prova. Del resto è vero, l’handmade è il mio stile di vita e credo che la creatività  sia più  bella se condivisa.

RICICLO PER UNA BUSTA TESSILE
Ho quindi immediatamente cercato, tra i miei tessuti, chiaramente tinti in modo naturale, le nuance più adatte. Cercavo piccoli pezzi in tinta unita, perché avrei poi voluto ricamarli e aggiungere una scritta.

Tra le varie mie tinture ho scelto infine, del cotone tinto con fiori di acetosella in tintura scarica e del lino tinto con cocciniglia scarica anch’essa.
Si, perché in genere riciclo fino all’ultimo le mie tinture, anche perché quelle esauste, sono proprio quelle più di mio gusto.
Non ho realizzato una busta tessile semplice, no, altrimenti non era una sfida abbastanza difficile…

COME FARE UNA BUSTA TESSILE
Ho tagliato 4 quadrati 20×20 , due per colore e li ho assemblati cucendoli  a macchina, alternando appunto i colori. Non è stato affatto semplice, perché le geometrie, nel cucito, per me, sono complicate. Una volta però superato questo passaggio, la strada è stata in discesa.

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Le felci

Le felci sono piante tra le più antiche al mondo, molti studi infatti, hanno dimostrato che la loro presenza risale a circa trecentocinquanta milioni di anni fa. Sono infatti considerate piante preistoriche, tra le prime che sono riuscite ad adattarsi alla vita della terraferma.

Chi di voi passeggiando soprattutto nei boschi non ne ha incontrate?
In estate il bosco è nel pieno splendore vegetativo e il mio occhio vigile, spesso scopre tante nuove piante ed erbe, tra cui le felci che sono appunto piante perenni.
Si trovano infatti facilmente nel sottobosco dove prosperano benissimo, soprattutto per quanto riguarda le specie spontanee.
Nonostante però popolino il sottobosco, le felci sembrano trovare la giusta collocazione anche negli appartamenti, perché non necessitano di eccessiva illuminazione. Oggi infatti, vengono coltivate a scopo ornamentale come piante da interni.
Io ne sono innamorata proprio per la bellezza del loro fogliame sempreverde che può variare per forma e dimensioni a seconda della specie.
Al mondo esistono circa dodicimila specie di felci, di cui centoventi sono presenti in tutta Italia.

Le felci sono piante prive di fiori, frutti e semi, così come i funghi, le alghe, i licheni e i muschi.

ciclo vitale delle felci
Sono incluse nelle famiglie botaniche delle Briofite e Gimnospermae  e si riproducono grazie alle spore, che si disperdono nell’ambiente circostante.

Ultimamente, sono stata all’Orto botanico di Napoli, dove c’è una zona tutta riservata alle felci. Posto meraviglioso che vi consiglio assolutamente di visitare. Ci sono le più svariate specie. Dalle pianticelle alte pochi centimetri, fino a imponenti felci arboree (provenienti dall’Australia) che sono veri e propri alberi alti anche 25 metri.

felci nell'Orto botanico di Napoli
Felci nell’Orto botanico di Napoli

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La lunga storia di un lavoro

Perché  questo titolo la lunga storia di un lavoro ?
Perché non tutti sanno che il nostro lavoro di ecoprinter è costituito da innumerevoli fasi e passaggi.
Dal tessuto alla creazione finita, è sempre una lunga, a volte lunghissima storia.
In alcuni casi si comincia dalla scelta di un capo e quindi si ragiona in base alla tipologia  di tessuto, a volte invece, tutto parte, dalla raccolta delle piante.

RACCOGLIERE LE PIANTE
La maggior  parte delle volte, per me, il tutto parte appunto, dalla raccolta.
Si perché, non so se capita anche a voi, ma spesso, quando esci, anche se non c’è l’intenzione di raccogliere, incontrando le piante, ti ritrovi a non poterne fare a meno. Spesso do la caccia alle piante tintorie,  ma a volte sono le piante stesse che mi chiamano. Sono lì  che ti guardano e ti attirano.
In qualunque passeggiata ne incontri, ed io che ho sempre le forbici in borsa  ne sono inevitabilmente  attratta.

Raccolta piante

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Il girasole

Pochi giorni fa è  entrata l’estate e vorrei omaggiarla proprio con un articolo sul girasole, visto che è considerato il fiore che porta gioia e luce.

Sabato e domenica  scorsi, ho fatto uno spettacolo di teatro danza.
Eh si, faccio pure questo…e a fine spettacolo  i miei figli mi hanno portato un bellissimo  mazzo di fiori. L’omaggio graditissimo mi ha fatto risaltare subito all’occhio 5 piccoli girasoli, il solidago e rametti vari di eucalipto, oltre a tanti altri  bei fiori.
Avevo già  provato in stampa su cotone il girasole e il risultato è  veramente  stupefacente.

Stampa ecoprint con girasole
Quindi prima ho goduto un po’ i miei fiori, poi, prima che  appassissero, ho tagliato loro il gambo e li ho messi in una vaschetta nel congelatore, in attesa di stampare nuovamente.

Girasoli congelati

Il girasole appartiene alla famiglia delle  Asteraceae Composite.
Il suo nome scientifico “Helianthus” deriva da “helios” parola greca che significa sole , e “anthos” che significa fiore.
A causa del fenomeno noto come eliotropismo, il girasole volge il suo capolino (l’infiorescenza) verso il sole seguendolo lungo tutta la giornata da est ad ovest per ritornare poi alla sera, ad est. Leggi tutto “Il girasole”

Grevillea

Sicuramente tutti  o quasi, conoscerete la Grevillea.
E’ un albero, ma puo’ trovarsi anche sotto forma di arbusto.
L’albero è di bell’aspetto, ha il tronco diritto, poco ramificato e si riveste di una chioma sempreverde o parzialmente decidua.
Le sue foglie sono simili alla felce ed è per questo che è tanto amata da noi ecoprinter sia per la loro bella forma che per il loro potere di stampa.
Le fronde hanno foglioline leggere scure, verde intenso, nella parte superiore e argentate nella pagina inferiore che è anche ricoperta da una peluria setosa.
Assolutamente inconfondibile direi.

Grevillease

Nei miei corsi di ecoprint è sempre presente, perché come dicevo è un sempreverde.

Quello della Grevillea è un genere di piante provenienti da lontano: sono originarie dell’Australia, della Nuova Guinea e della Caledonia.
Il genere Grevillea comprende più di 200 specie e appartiene alla famiglia delle Proteaceae.
La specie, al pari dell’eucalipto, è stata molto utilizzata in Asia ed in Africa come essenza forestale, da essa si produce, infatti, un legno rosa pallido o marrone molto simili al legno di rovere. E’ infatti particolarmente adatto per lavori di ebanisteria, parquet ed infissi.

DOVE SI TROVA

Si trova in genere nei parchi o nei viali .  Può essere considerato infatti, un albero di strada per la sua adattabilità . La Grevillea da adulta tollera bene infatti anche la siccità.
E’ un ottimo albero da ombra ed è diffuso, al pari dell’Eucalipto, in tutto il bacino mediterraneo perché molte specie, si adattano bene al nostro clima.

È popolarmente conosciuta come quercia australiana, quercia d’argento, albero del fuoco o pino dorato. Per i bellissimi fiori che sbocciano in autunno, la Grevillea è stata soprannominata anche, fiore di ragno. E’ conosciuta però  anche con il nome di “quercia setosa” per la peluria delle sue foglie. Leggi tutto “Grevillea”