Cosa bolle in pentola ? Estrazioni naturali

Ormai da svariati anni, nelle mie pentole, ci sono ricorrentemente o estrazioni naturali di colori ottenuti dalle piante  o ecoprint , ecco perché la domanda cosa bolle in pentola .
Nei mesi invernali, però, l’attività principale delle ecoprinter è, o la  mordenzatura dei tessuti o la tintura.
In realtà, invece, io mordenzo tutto l’anno, perché la produzione è tanta, tra richieste specifiche su commissione, esperimenti e ricerca di nuovi effetti.
Infatti, i tessuti mordenzati per realizzare tutto ciò non bastano mai, quindi io di tanto in tanto ne preparo un po’.
Tutt’altra cosa è invece per la tintura. Ho sempre, come dicevo prima, qualcosa che bolle in pentola.
Questo perché appena scopro una nuova pianta, subito la provo prima in tintura e poi in ecoprint.
Così fa chi vuole provare e verificare l’efficienza e il rendimento di una nuova pianta no? Vi assicuro che i vari tentativi spesso portano al raggiungimento di un obiettivo e poi saprete ormai che mi piace mettermi alla prova no ?

ULTIMI ESPERIMENTI

Cosa bolle in pentola ? Estrazione colori naturali dalle piante
Shibori

 

Uno degli ultimi esperimenti l’ho fatto con un misto di piante tintorie, rimaste dal corso avanzato di ecoprint, fatto recentemente.
Si, quando avanza qualcosa dalla raccolta, certo non la butto nel secchione, ma la faccio bollire in pentola e sperimento.
Come dicevo, dalla bollitura e dall’esperimento fatto con shibori, ho avuto un sorprendente verde, mai avuto prima. Immaginerete che bella sorpresa al momento della verifica ! Chi come me, fa ecoprint o shibori o tintura, capirà infatti, senz’altro l’emozione che si prova!
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Corso di ecoprint avanzato

Il 14 novembre scorso, c’è stato un mio corso di ecoprint avanzato!
Un bel gruppetto di signore e ragazze giovani, hanno aderito al workshop proposto, per acquisire nuove conoscenze e raggiungere alcuni nuovi obiettivi. Alcune di loro, in realtà, aveva precedentemente già partecipato al corso base di ecoprint.   Essendo un corso in presenza, dove si lavora, con le dovute precauzioni del momento, gomito a gomito con l’insegnante, ma anche con altre allieve, c’è   una bella opportunità di interazione e apprendimento dinamico. Le allieve diventano infatti, gli ” attori principali “ e si hanno tante opportunità per  migliorare le capacità  tramite un percorso creato appositamente per sperimentare cose nuove.

Corso ecoprint avanzato

Secondo me infatti, se si è motivati, vale sempre la pena investire del tempo in un corso, proprio per apprendere e scoprire, tramite le innumerevoli campionature dell’insegnante e non solo, le potenzialità delle foglie. Leggi tutto “Corso di ecoprint avanzato”

Inula viscosa

L’inula viscosa ravviva le ottobrate romane e non solo.
La trovi a rallegrare i marciapiedi cittadini in autunno, con macchie di colore, oppure nei prati, spontanea.
Generalmente comunque è diffusa negli incolti. Infatti, grazie alla sua rusticità e capacità di adattamento, la specie colonizza anche su terreni poveri e può diventare invasiva comportandosi come infestante.

Inula viscosa
Il suo nome botanico è Dittrichia viscosa.
Quando tutto comincia ad esser secco lei fiorisce generosamente.
Infatti la fioritura è scalare e si protrae per un tempo piuttosto lungo, da agosto a ottobre.
Quindi mentre tutte le piante intorno seccano, lei è  bella e forte con i suoi fiori giallo oro e il suo caratteristico  profumo di resina. Leggi tutto “Inula viscosa”

Tintura ed ecoprint con foglie di Catalpa

Sperimentare è sempre utile e figurati quindi se non provavo la tintura oltre che l’ ecoprint con foglie di catalpa !
Si, tra un po’ parlerò dei miei esperimenti,  ma prima voglio raccontarvi di quanto l’ho cercata. Non riuscivo a trovarla, almeno nelle vicinanze di casa mia, a Roma. Ne parlavo sempre con la mia amica e collega, Maria Teresa, ma niente, la catalpa, non la trovavo proprio. Un giorno, mio marito torna e mi dice : Lo sai che nel parco vicino casa hanno piantato due alberelli di catalpa? Nooo, non ci potevo credere. Finalmente sarebbe stata a portata di mano… Ora è passato del tempo da quella volta e sono diventati  dei begli alberi grandi.

Foglie di catalpaE’ chiamata anche albero dei sigari, per la forma dei suoi frutti a forma di lunghi baccelli che hanno appunto la forma di un sigaro. Ha anche proprietà repellenti nei confronti di molti insetti, soprattutto delle zanzare.
Infatti le foglie contengono il catalpolo che per le zanzare ha un odore molto fastidioso, quindi praticamente, le allontana.

Le sue foglie
sono molto particolari, sono a forma di cuore e di grandi dimensioni. Spesso infatti sono coltivate a scopi ornamentali. I tipi più comuni sono due : la Catalpa bignonioides e la Catalpa speciosa.
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Tintura e stampa con foglie di fico

Amo molto la tintura con le foglie di fico. Amo la loro forma e il loro profumo, amo la loro stampa in ecoprint e la loro tintura sui tessuti.

Tintura e stampa con foglie di fico
Tintura e stampa con foglie di fico

Il fico è una pianta molto antica e si diffuse presto nel bacino del Mediterraneo. Se facciamo un passo indietro nel tempo, scopriamo, che la foglia di fico ebbe molta popolarità anche nell’arte.
Infatti purtroppo, la censura nei tempi addietro colpì  molto l’arte e  il suo emblema fu proprio la foglia di fico.
Ad esempio per quanto riguarda l’affresco che ricopre la cappella Sistina, dobbiamo sapere che non ebbe una nascita facile.
Fu immediatamente ritenuto immorale da Papa Pio IV. Quindi fu commissionato ad uno studente di Michelangelo, Daniele da Volterra, la copertura di tutti i nudi, con vestimenti e foglie di fico.
Per un periodo anche per  il Davide di Michelangelo fu creata una foglia di fico removibile che ancora oggi è  presente in una teca.
Già però, nel vecchio testamento, nella Genesi, quando Adamo ed Eva assaggiarono il frutto proibito, si diche che … “si  apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi, così unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture per coprirsi”.

Le sue foglie sono da secoli utilizzate a scopo terapeutico.
Per quanto riguarda la tintura naturale,  invece, in passato i fichi, per l’alto contenuto di glucosio, insieme alla calce e la cenere, erano usati per rendere solubile l’indaco.

Io uso le foglie sia per la tintura che la stampa in ecoprint . Leggi tutto “Tintura e stampa con foglie di fico”