Sappiamo bene che il mondo delle rose è molto vasto, ma la Rosa Rugosa è una varietà che spicca per la sua bellezza rustica e la sua resistenza straordinaria.
Infatti una delle qualità più apprezzate della Rosa Rugosa, è proprio la sua resistenza e la sua facilità di coltivazione.
Questa pianta prospera in una varietà di condizioni, compresi terreni poveri e terreni sabbiosi, e può tollerare sia il pieno sole che l’ombra parziale.
La Rosa Rugosa fa parte della famiglia delle Rosaceae ed è una delle oltre 100 specie nel genere Rosa.
Racchiude in sé una ricca storia, affascinanti leggende e una vasta gamma di utilizzi, compreso quello chiaramente, dell’ecoprint, utilizzando soprattutto le sue foglie.
Poiché è una varietà che non ho a portata di mano nel mio quartiere, ho conservato le sue foglie, facendole seccare e poterle poi utilizzare all’occorrenza.
Tessuti – seconda parte –
In questa seconda parte, oggi, continuo a parlarvi dei tessuti, facendo subito un ricco elenco di fibre:
TESSUTI E FIBRE DI ORIGINE VEGETALE
I tessuti utili a noi ecoprinter, sono naturali e tra i tessuti e le fibre vegetali, troviamo: cotone, lino, canapa, iuta, cocco, ginestra, sisal, ibisco, ramiè, ( o filato di ortica), manila, paglia, bambo, soia e kapok, che è la fibra naturale più leggera al mondo.
Anche la viscosa è annoverata da noi ecoprinter, tra le fibre vegetali in quanto è una fibra ottenuta dalla cellulosa pura e la cellulosa si ottiene sotto forma di polpa, dal legno di faggio, pino, abete rosso o eucalipto.
Tuttavia, la viscosa non è una fibra naturale come il cotone o la seta.
Questo perché per produrre viscosa dalle fibre naturali del legno, vengono impiegate sostanze chimiche.
La viscosa quindi alla fine, è una fibra semisintetica che però fortunatamente, si riesce a stampare e a tingere bene.
PROPRIETA’ DELLA VISCOSA
TESSUTI E FIBRE TESSILI NATURALI DI ORIGINE ANIMALE
Si tratta delle fibre che si ricavano dal bulbo pelifero animale e da quelle ottenute per secrezione dai bozzoli di lepidotteri o acari.
Tra le lane troviamo : la merino che è una lana fine e pregiata ricavata dal vello della pecora e appartiene alla omonima razza di ovino, originaria della Spagna. Oggi però è allevata quasi interamente in Australia e Nuova Zelanda.
La shetland, la bluefaced leicester, la corriedale, la lana incrociata, quella di agnello, le lane inglesi, asiatiche e di Mazamet, quelle rigenerate e la lana cachemire, che è tra le fibre più note, e probabilmente più pregiate.
Il cachemire è ricavato dal pelo della capra tibetana.
Poi c’è la lana d’Angora, da non confondere con quella mohair che viene invece prodotta con il pelo del coniglio dell’omonima razza. Viene molto spesso utilizzata in mescola con altre fibre a causa della sua scarsa resistenza all’usura e ai lavaggi.
Poi c’è il cammello e l’alpaca.
Il filato mohair, invece, è quello ricavato dalle capre d’Angora, una razza originaria della provincia di Ankara in Turchia ed è principalmente usato per creare tessuti di abbigliamento maschile.
Ancora c’è la vigogna o vicuña, il bisonte e il quivut o quivuk.
Tutte queste lane, soprattutto se, sotto forma di tessuto, sono stampabili con la tecnica dell’ecoprint
Poi ancora, tra le fibre naturali di origine animale, c’è la seta, il crine e il bisso. Leggi tutto “Tessuti – seconda parte –”
I tessuti
Oggi vi parlerò, in questa prima parte dell’articolo dei tessuti.
La prossima settimana, seguirà una seconda parte perché l’argomento è molto vasto.
Per il mio compleanno a dicembre, ho ricevuto un bellissimo regalo: un libro, appunto, sui tessuti.
Il suo titolo in realtà è ” La grammatica dei tessuti “, un libro molto molto interessante per la mia attività e per i miei interessi.
Ho letto sul libro e credo fermamente, che ogni tessuto, ogni trama, racconti una storia fatta di legami umani, tradizioni e innovazioni, riflessioni, conoscenze, tecniche e viaggi.
Possiamo dire quindi che ogni tessuto nasce da uno scambio tra natura, progresso e sinergie varie.
RICORDI
Fin da piccola, sono stata una bambina curiosa che amava conservare in scatole, barattoli e quaderni, tantissimi materiali diversi. In natura, raccoglievo fiori di ogni genere e li seccavo tra i libri, qualsiasi cosa trovassi a terra che colpiva la mia attenzione, la raccoglievo. Le mie scatole erano ( e lo sono tutt’ora) piene di pignette, legnetti levigati dalle onde del mare, conchiglie e poi pizzi e merletti di ogni genere.
Ora da adulta, conservo la mia curiosità e la voglia di conoscere e sperimentare.
Nei miei viaggi, adoro ad esempio, prestare attenzione ai vestiti tradizionali che la gente del posto indossa e amo osservare il loro abbigliamento per cercare di capirne anche il significato insito nella loro cultura.
Nel mio armadio dei tessuti, c’è ancora, la vecchia camicia della nonna o le sue vecchie lenzuola conservate e ancora profumate e tutto ciò mi porta indietro nel tempo.
Alcuni vecchi tessuti sono già stati trasformati in tende o cuscini e altri sono in attesa della giusta ispirazione.
Ultimamente ho trovato nel vecchio baule, del tessuto antico, un po’ grezzo e molto robusto. Credo ne farò delle calate per tende, stampate sempre con la mia amata tecnica dell’ecoprint. Leggi tutto “I tessuti”