Ampliare la palette dei colori naturali.

Per ampliare la palette dei colori naturali, è necessario selezionare e studiare le piante.
Certo non sono una botanica, ma studi e ricerche, oggi come oggi, sono alla base del mio lavoro.

La botanica è una delle scienze più antiche, perché l’uomo, da sempre, ha avuto bisogno dello studio delle piante, per sopravvivere. Ne aveva bisogno per potersi nutrire meglio, per curarsi, scaldarsi e tanto altro.
Non scordiamoci poi, che la vita sul nostro Pianeta dipende proprio dalle piante.
Quindi per avvicinarci alla botanica, dobbiamo almeno un po’ conoscere il mondo vegetale.
Del resto la natura è come un libro aperto da studiare. I giardini e i parchi, durante le nostre passeggiate dovranno diventare il nostro libro di testo e sarà necessario allenare i nostri occhi, ad osservare !

Per iniziare, possiamo cominciare nel fare “amicizia ” con un albero o con una pianta sola. Poi da lì, passeremo  al resto.
Io ci parlo con le piante e con i fiori.
No, non sono matta, ma da quando ho letto il bellissimo libro ” Le emozioni nascoste delle piante “ di Didier Van Cauwelaert in cui leggevo che le piante sono capaci di sperimentare e di mettere in pratica, un’intera gamma di emozioni, quali la paura, la gratitudine, l’immaginazione creativa, l’astuzia, la seduzione, la gelosia, la solidarietà e tante altre, le  curo in modo diverso.

AMPLIARE LA PALETTE PER L’ECOPRINT:
CONSIGLI
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Stampa in ecoprint con viburno

Avete mai provato la stampa in ecoprint con il viburno? Lo conoscete ? Lo avete mai provato?  A mio avviso è una pianta molto interessante per l’ecoprint perchè stampa molto bene sia sulle fibre animali che su quelle vegetali.

ecoprint con foglie di viburno

 

Il viburno appartiene al genere Viburnum della famiglia delle Caprifoliaceae, per intenderci, la stessa famiglia del Sambuco.
Comprende circa 200 specie.

Il suo nome deriva dal latino” vincio ” che significa legare, unire, probabilmente perché i suoi rami, soprattutto in alcune specie, sono molto flessibili. Nel mese di maggio va in fiore e per la forma tipica dei suoi fiori è chiamato anche palla di neve.

Quello usato da me è il viburno tino.

Dato il gran numero di specie, possiamo incontrare il viburno con piante sempreverdi o decidue. Inoltre alcune specie sono commestibili e altre tossiche. Alcune hanno foglie lisce, altre rugose e anche le dimensioni possono cambiare. La foglia ha un colore verde scuro, in genere è lucida e ha una forma ovale, un po’ dura, liscia o ruvida a secondo della specie. A volte risulta difficile distinguere i vari tipi, perché in alcune specie, la foglia è simile a quella dell’acero, come nel viburno rosso o acerifolium.

Il Viburnum Tinus invece, è un arbusto sempreverde, dotato di foglie piccole con forma ovale e colore verde scuro sulla pagina superiore e più tenue in quella inferiore. Leggi tutto “Stampa in ecoprint con viburno”

L’ulivo e i suoi utilizzi

Oggi, giornata di festa, voglio parlarvi dell’ulivo e dei suoi svariati utilizzi.
Non potevo che scegliere, nel giorno di Pasqua, questa pianta, simbolo da millenni di pace, unione, speranza e prosperità.

Potatura di ulivo per numerosi utilizzi
Potatura di ulivo

 

Una delle leggende più conosciute, in relazione a questa pianta, è quella di Noè. Si  racconta appunto che durante il diluvio universale, Noè mandò fuori una colomba, per ben tre volte, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. Si tramanda, che al secondo invio della colomba, essa tornò verso sera, con una foglia fresca di ulivo nel becco. In questo modo Noè capì che le acque erano diminuite sulla terra, tanto da poter scoperchiare la sua arca. Ebbe inizio quindi una nuova era di pace e fu così che avvenne la riconciliazione tra terra e cielo.

 

 

L’olivo diventa di conseguenza, una pianta sacra, come anche il succo dei suoi frutti.
Per altre leggende mitologiche, se siete curiosi, leggete qui.

I nomi olivo e ulivo, derivano dal latino olivum.
E’ una pianta da frutto sempreverde, del genere Olea, appartenente alla famiglia delle Oleaceae, la stessa che comprende generi, quali il Ligustrum, il Fraxinus e il Syringa ( lilà comune).
Ha una attività vegetativa, più o meno continua, con attenuazione, chiaramente, nel periodo invernale. L’ulivo è una pianta molto longeva, infattipuò diventare, in condizioni favorevoli, anche una pianta millenaria. L’ulivo più antico d’Italia, si trova in Puglia, a Melendugno ed ha tra i tremila e quattromila anni. Con le sue olive si produce l’Olio Extravergine d’oliva DOP Terre d’Otranto.

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Feijoa

Conoscete la feijoa ? Appartiene alla famiglia delle Mirtaceae.
Il suo nome scientifico è Acca Sellowiana ed è originaria del Brasile e del Sud America, ma cresce anche in Italia, perché si adatta abbastanza, alle basse temperature. Nel nostro territorio è considerata più una pianta ornamentale anziché utilizzata per produzione agricola, infatti produce dei buonissimi frutti dal sapore simile all’ananas con un misto di fragola. Leggi tutto “Feijoa”

Tintura con corteccia di pioppo

Ultimamente ho fatto una tintura con corteccia di pioppo, avendo trovato tanta corteccia a terra, dovuta ad una potatura.
Il pioppo appartiene alla famiglia delle Salicaceae .
In Italia troviamo, allo stato spontaneo, quattro tipologie di pioppo. ll  Populus tremula o pioppo tremulo, il Populus nigra, quindi il pioppo nero, il Populus alba o pioppo bianco e il Populus canescens, o pioppo canescente.
Comunque ne esistono circa una quarantina di specie.
E’ una pianta longeva e cresce rapidamente con un tronco dritto e snello.
Secondo alcuni autori, nel  Medioevo,  Populus starebbe per ” albero del popolo” e la spiegazione di questa denominazione è da ricercare nel continuo fruscio delle foglie, che ondeggiando anche con venti molto lievi,  sono paragonabili al brusio del popolo.

CORTECCIA DEL PIOPPO

Il pioppo ha una corteccia, che negli esemplari giovani è liscia, simile a quello della betulla, poi quando inizia a svilupparsi, si differenzia subito e si nota , rispetto agli altri alberi, perché noteremo profonde scanalature.
Nel pioppo nigra, la corteccia, in età  adulta, infatti, è profondamente fessurata, le scanalature saranno quindi, molto profonde e di color nero carbone.

Corteccia pioppo in acqua

 

Oltre alla tintura, con la corteccia di pioppo possiamo conciare le pelli, in quanto è molto ricca di sostanze tanniche.
Alcune parti del pioppo inoltre, vengono utilizzate in medicina. Infatti  le sue gemme contengono un olio essenziale, usato contro le tossi e le bronchiti.
In primavera emetterà le prime infiorescenze o amenti: rossi quelli maschili e giallo- verdastri più lunghi quelli femminili. Poi in un secondo momento, metterà le foglie.

COME RICNOSCEREIL PIOPPO

E’ riconoscibilissimo anche dai più inesperti, perché nel periodo tra fine maggio,  primi di giugno, va in fioritura. Riconosceremo quindi,  quel tipico polline” bianco che spesso svolazza nell’aria  e che a detta di molti,  causa molte allergie (anche se non è proprio così ). Pensate che  questa sostanza bianca, è costituita da cellulosa, come il cotone, ma ha uno spessore, ben quattro volte inferiore. Pur essendo una fibra naturale, tra le più fini e calde, non può essere filata e viene a volte utilizzata come riempimento e imbottitura per le  trapunte leggere. Leggi tutto “Tintura con corteccia di pioppo”