Le bucce di banana, solitamente considerati scarti, nascondono, per chi non lo sapesse, un tesoro inaspettato: il tannino.
Questa sostanza naturale può essere estratta dalle bucce e poi utilizzata in varie applicazioni, sia nell’ecoprint che per altri usi creativi.
ESTRAZIONE DEL TANNINO DALLA BUCCIA DI BANANA
Quando mangiamo una banana bella matura, conserviamo la sua buccia e rimuoviamo accuratamente la parte interna biancastra.
Questo perché il tannino si concentra principalmente nella parte esterna della buccia.
Come dicevo, è preferibile una banana dalla buccia bella matura, rispetto ad una buccia acerba.
Taglia quindi le bucce in piccoli pezzi, più piccoli sono i pezzi, più facile sarà l’estrazione del tannino.
MACERAZIONE
Metti i pezzi di buccia in un contenitore e coprili con acqua.
Io li ho messi al sole estivo in un vasetto di vetro. L’acqua assorbirà così il tannino dai vari pezzetti di buccia di banana.
Dopo il periodo di macerazione( io li ho lasciati circa venti giorni), filtra l’acqua attraverso un colino a maglia fine o tramite un tessuto per separare appunto i pezzi di buccia dall’acqua ricca ormai di tannino.
RIDUZIONE
Lascia bollire lentamente fino a quando l’acqua si è ridotta di circa la metà. Questo procedimento, concentrerà maggiormente il tannino.
Metti l’acqua contenente il tannino in un pentolino e portalo ad ebollizione.
USI CREATIVI DEL TANNINO
Il tannino estratto dalle bucce di banana, può essere utilizzato in vari modi, ad esempio, come dicevo prima, per aiutare a fissare i colori delle piante sul tessuto in modo più efficace. In ecoprinting quindi, come mordente naturale.
Inoltre può essere utilizzato anche sulla carta. Già infatti, con la sola immersione, si otterranno sfumature calde di colore .
Io lo uso anche per piccole creazioni con gli inchiostri naturali, per creare ad esempio il colore scuro.