La rosa canina

Nel mese di maggio, non potevo non parlare delle rose e oggi in particolare vi parlerò della rosa canina.
Maggio infatti, è considerato il mese delle rose e della loro fioritura.
La rosa canina, nota anche come rosa selvatica o rosa di macchia, è una specie di rosa che fiorisce in primavera .
Come dicevo, è considerata una specie selvatica e può incrociarsi con altre specie di rose. Questo ha portato a una grande varietà di ibridi e cultivar di rose nel corso degli anni.

Fioritura di rosa canina

Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, ed è una pianta arbustiva.
È originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa settentrionale ed è ampiamente coltivata per i suoi fiori e i suoi frutti.
Si adatta a una varietà di habitat, inclusi boschi, arbusteti, prati e aree costiere.

DESCRIZIONE DELLA PIANTA

La rosa canina è un arbusto che può raggiungere un’altezza compresa tra uno e tre metri. Ha rami spinosi e foglie composte di colore verde scuro, composte da cinque-sette foglioline seghettate. I fiori sono solitamente di colore rosa pallido o bianco, qui ho trovato invece una bellissima varietà sul rosso.
Ha cinque petali delicati e numerosi stami. Le varietà coltivate possono avere infatti, fiori di diversi colori e dimensioni.
Fiorisce in primavera e in estate, creando appunto, un bellissimo spettacolo floreale.

I BENEFICI DELLA ROSA CANINA SULLA SALUTE

I  frutti della rosa canina, i cinorrodi, sono una fonte ricca di vitamina C, di antiossidanti e di altre sostanze nutritive.
Grazie al loro contenuto di vitamina C, i cinorrodi, possono sostenere il sistema immunitario, promuovere la salute delle vie respiratorie e migliorare l’assorbimento del ferro nel corpo. Sono anche associati a proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

Bacche di rosa canina
Possono essere consumati freschi o utilizzati per preparare tè, marmellate e sciroppi.
In cucina, sia i cinorrodi che i petali dei fiori, possono essere utilizzati per decorare dolci, insalate e bevande, donando un tocco di colore e un aroma delicato.

Per la cura della pelle, spesso viene usato l’olio di semi di rosa canina.
E’ ricavato dai frutti ed è ampiamente utilizzato nell’industria cosmetica per le sue proprietà idratanti, lenitive e antietà.
È infatti spesso presente in creme, lozioni e oli per la cosmesi. Leggi tutto “La rosa canina”

La margherita del tintore

La Margherita del tintore, conosciuta anche come Camomilla del tintore o Cota tinctoria, è una pianta annuale originaria del Nord America, che è stata utilizzata fin dall’antichità per la sua capacità di produrre coloranti naturali.
La pianta della Margherita del tintore è caratterizzata da piccoli fiori gialli che crescono in gruppi e da foglie verde scuro.
È la parte superiore della pianta, ovvero i fiori e le foglie, che vengono utilizzati per la produzione di coloranti naturali e per la stampa in ecoprint.

fiore della margherita del tintore

LA SUA DIFFUSIONE

Venne introdotta in Europa dai Romani e da allora è stata ampiamente coltivata un po’ ovunque.
La sua popolarità come fonte di colorante naturale, è in parte dovuta al fatto che appunto, è facile da coltivare e può essere raccolta più volte durante la stagione di crescita. Fiorisce infatti da maggio a settembre.
Questa quindi è la stagione in cui si trova facilmente.
E’ strano  come a volte, passi e ripassi,  durante le passeggiate in un posto e non la noti, poi all’improvviso ne vedi una in fiore e girando lo sguardo attorno, nella zona, ne incontri prati interi.prato di Cota tinctoria

Questo è quello che è successo a me giorni fa, proprio vicino casa, in una parte di prato un po’ più incolta. Leggi tutto “La margherita del tintore”

Le ortensie

Fin da piccola, ho amato le ortensie, perché sono fiori che trovavo nel meraviglioso giardino di mia zia, la mia carissima Madrina, dal nome, anche lei,  Ortensia.
Ogni volta che la andavo a trovare, giravo nel suo giardino in cerca di meraviglie. Quindi, già da piccolina ero attratta dalla natura e dai suoi meravigliosi doni. In particolare mi piaceva proprio un grande cespuglio di ortensie che di stagione in stagione modificava i suoi colori.
Oggi ho chiesto ai miei cugini, che abitano ancora nella villa, di farmi una foto di quel cespuglio.  Si, questo perché voglio proprio parlarvi delle ortensie e del loro bellissimo risultato in ecoprint.

Ortensie in vaso

Grandi, rigogliose e dai colori intensi, le ortensie mi ricordano, come dicevo più su, mia zia e mia nonna.
Tenerle in casa, o addirittura, stamparle sul tessuto, per me, vuol dire quindi, fare un tuffo nel passato.

LA STORIA DELLE ORTENSIE

Lo sapete che la più bella collezione di ortensie in Italia si trova nel Parco Storico Villa Serra (villa serra.it) a Sant’Olcese, in provincia di Genova? Qui ci sono 1.800 piante per un totale di 250 specie.  Nel Parco è possibile ripercorrere la storia delle ortensie in Italia e in Europa dal 1736 ad oggi.

CARATTERISTICHE DELLE ORTENSIE

Scoperte per la prima volta in Giappone, le ortensie sono piante resistenti, molto adattabili a diversi terreni e climi.
Il nome Ortensia proviene dal greco “hydor” che significa acqua e “angos” che significa contenitore, ossia vaso d’acqua, facendo riferimento alla necessità dell’Ortensia di acqua in abbondanza e alla corolla a forma di calice.
In alcune specie di ortensia, tra cui la Macrophylla e la Serrata, i fiori sono in grado di cambiare colore in base al pH del terreno e alla presenza di minerali come l’alluminio e il ferro.

Le ortensie, in autunno diventano magnifiche sia per le foglie gialle, arancio o rosse, sia per le infiorescenze che, seccando, si fanno verdoline,

ortensia verdolina

rosate, rosso porpora: in particolar modo le macrophylla, le quercifolia (Hydrangea quercifolia), le cui grosse foglie lobate diventano rosso-arancio-porpora.

UN FIORE DAI PETALI PARTICOLARI

Le ortensie sono molto particolari, perché sono in grado di cambiare il colore dei petali dei fiori in base alla maggiore o minore acidità del terreno: più il terreno è acido, maggiori saranno le possibilità che i fiori saranno azzurri, meno acido è il terreno più il colore corrisponderà al rosa o al rosso.
Poi ci sono quelle rosa e bianche, che possono essere trasformate addirittura in blu. Per ottenere ciò occorre rendere il terriccio acido ossia con un Ph al di sotto di 7.

Ortensia fucsia

FERRO PER UN TERRENO PIU’ ACIDO

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Il girasole

Pochi giorni fa è  entrata l’estate e vorrei omaggiarla proprio con un articolo sul girasole, visto che è considerato il fiore che porta gioia e luce.

Sabato e domenica  scorsi, ho fatto uno spettacolo di teatro danza.
Eh si, faccio pure questo…e a fine spettacolo  i miei figli mi hanno portato un bellissimo  mazzo di fiori. L’omaggio graditissimo mi ha fatto risaltare subito all’occhio 5 piccoli girasoli, il solidago e rametti vari di eucalipto, oltre a tanti altri  bei fiori.
Avevo già  provato in stampa su cotone il girasole e il risultato è  veramente  stupefacente.

Stampa ecoprint con girasole
Quindi prima ho goduto un po’ i miei fiori, poi, prima che  appassissero, ho tagliato loro il gambo e li ho messi in una vaschetta nel congelatore, in attesa di stampare nuovamente.

Girasoli congelati

Il girasole appartiene alla famiglia delle  Asteraceae Composite.
Il suo nome scientifico “Helianthus” deriva da “helios” parola greca che significa sole , e “anthos” che significa fiore.
A causa del fenomeno noto come eliotropismo, il girasole volge il suo capolino (l’infiorescenza) verso il sole seguendolo lungo tutta la giornata da est ad ovest per ritornare poi alla sera, ad est. Leggi tutto “Il girasole”

In TV su Costume & Società

Rivedersi in Tv, fa uno strano effetto, ma vedere e ascoltare le reazioni di chi mi conosce e mi segue è ancor più bello.
Oggi, prima del giorno previsto, è andato in onda su Costume & Società, il servizio  sulla stampa naturale, registrato qualche giorno addietro. Come dicevo prima, rivedersi è sempre emozionante e  ancora adesso, dopo qualche ora, mi risuonano in testa le parole della giornalista : Carla (Eco) Designer con un animo ecologista è un’esperta di ecoprint

Costume & Società

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