Il nespolo selvatico (Mespilus germanica), noto anche come nespolo comune o nespolo germanico, è una pianta abbastanza antica che differisce notevolmente dal più comune e conosciuto nespolo giapponese (Eriobotrya japonica).
Entrambi appartengono alla famiglia delle Rosaceae, sono alberi da frutto che presentano però caratteristiche distintive, sia nella pianta che nel frutto, ma anche nell’aspetto e negli utilizzi.
Sapete ormai, che mi piace arricchire sempre più, la comprensione della biodiversità tra le varie piante e le tradizioni legate all’agricoltura e alla botanica, quindi ora, approfondiamo un po’ di notizie sul nespolo selvatico.
UN ALBERO ANTICO E ROBUSTO
Questo alberello, vanta origini antiche, risalenti all’Europa centrale e meridionale. Cresce spontaneo nei boschi, ai margini dei campi e lungo i fossi, dimostrando una notevole resistenza al freddo e a condizioni di vita avverse.
Io lo trovo, a portata di mano, nel parco dove vado a fare ginnastica.
Può raggiungere un’altezza di 5 metri, con una chioma espansa che supera spesso l’altezza stessa dell’albero.
CARATTERISTICHE DEL NESPOLO SELVATICO
Le sue foglie sono caduche, non molto grandi, di colore verde brillante.
Sono ovali, seghettate e ricoperte da una leggera peluria sulla pagina inferiore.
In primavera, la pianta si ammanta di una cascata di fiori bianchi, delicatamente profumati, che attirano api e altri insetti impollinatori.
La particolarità di questa pianta risiede nei suoi frutti: piccole drupe di colore marrone, chiamate nespole, che maturano in autunno.
AMMEZZIMENTO
Il frutto del nespolo selvatico è noto per la sua particolare maturazione: è necessario che subisca un processo di “ammezzimento“ per diventare edibile. Questo processo consiste nell’immagazzinare i frutti in luogo fresco ed arieggiato dentro casse, sotto uno strato di paglia di 10-12 cm, in attesa della maturazione, fino a quando diventano morbidi e di sapore dolce.
Questo avviene in genere, dopo circa tre-quattro settimane.