Le felci

Le felci sono piante tra le più antiche al mondo, molti studi infatti, hanno dimostrato che la loro presenza risale a circa trecentocinquanta milioni di anni fa. Sono infatti considerate piante preistoriche, tra le prime che sono riuscite ad adattarsi alla vita della terraferma.

Chi di voi passeggiando soprattutto nei boschi non ne ha incontrate?
In estate il bosco è nel pieno splendore vegetativo e il mio occhio vigile, spesso scopre tante nuove piante ed erbe, tra cui le felci che sono appunto piante perenni.
Si trovano infatti facilmente nel sottobosco dove prosperano benissimo, soprattutto per quanto riguarda le specie spontanee.
Nonostante però popolino il sottobosco, le felci sembrano trovare la giusta collocazione anche negli appartamenti, perché non necessitano di eccessiva illuminazione. Oggi infatti, vengono coltivate a scopo ornamentale come piante da interni.
Io ne sono innamorata proprio per la bellezza del loro fogliame sempreverde che può variare per forma e dimensioni a seconda della specie.
Al mondo esistono circa dodicimila specie di felci, di cui centoventi sono presenti in tutta Italia.

Le felci sono piante prive di fiori, frutti e semi, così come i funghi, le alghe, i licheni e i muschi.

ciclo vitale delle felci
Sono incluse nelle famiglie botaniche delle Briofite e Gimnospermae  e si riproducono grazie alle spore, che si disperdono nell’ambiente circostante.

Ultimamente, sono stata all’Orto botanico di Napoli, dove c’è una zona tutta riservata alle felci. Posto meraviglioso che vi consiglio assolutamente di visitare. Ci sono le più svariate specie. Dalle pianticelle alte pochi centimetri, fino a imponenti felci arboree (provenienti dall’Australia) che sono veri e propri alberi alti anche 25 metri.

felci nell'Orto botanico di Napoli
Felci nell’Orto botanico di Napoli

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La lunga storia di un lavoro

Perché  questo titolo la lunga storia di un lavoro ?
Perché non tutti sanno che il nostro lavoro di ecoprinter è costituito da innumerevoli fasi e passaggi.
Dal tessuto alla creazione finita, è sempre una lunga, a volte lunghissima storia.
In alcuni casi si comincia dalla scelta di un capo e quindi si ragiona in base alla tipologia  di tessuto, a volte invece, tutto parte, dalla raccolta delle piante.

RACCOGLIERE LE PIANTE
La maggior  parte delle volte, per me, il tutto parte appunto, dalla raccolta.
Si perché, non so se capita anche a voi, ma spesso, quando esci, anche se non c’è l’intenzione di raccogliere, incontrando le piante, ti ritrovi a non poterne fare a meno. Spesso do la caccia alle piante tintorie,  ma a volte sono le piante stesse che mi chiamano. Sono lì  che ti guardano e ti attirano.
In qualunque passeggiata ne incontri, ed io che ho sempre le forbici in borsa  ne sono inevitabilmente  attratta.

Raccolta piante

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Tutto si trasforma

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma“. Questa la frase più famosa del chimico, biologo e filosofo francese Antoine-Laurent Lavoisier.
Con questo detto, egli voleva dire e dimostrare, che in ogni reazione chimica, tutto quello che c’è prima, lo ritroviamo anche dopo che la reazione è avvenuta.

Insomma, anche noi ecoprinter, ogni qualvolta ci mettiamo in gioco, in realtà, trasformiamo un qualcosa di già esistente. Trasformiamo il tessuto e le piante, in qualcos’altro e il risultato molto spesso ci meraviglia, ci stimola, ci appassiona e ci rende anche straordinariamente carichi, positivi e pieni di autostima.

LA BELLEZZA DELL’IMPERFEZIONE
Sappiamo bene però, che il mondo non è  tutto rose e fiori.
Conoscete il principio giapponese, chiamato Wabi Sabi che dice che la bellezza sta nella non perfezione ? Ecco, questo principio credo faccia molto al nostro caso e al nostro modo di operare.

Sappiamo anche bene infatti, che facendo ecoprint, o tingendo i tessuti, può capitare di trovarsi di fronte ad un lavoro venuto non proprio secondo  le  aspettative.
A quel punto io suggerisco sempre di trovarne la bellezza.
Quella delle piccole cose, anche e soprattutto  nei difetti.

ACCETTARE L’IMPERFEZIONE
A volte capita che le allieve dei miei corsi, mi scrivono di un qualcosa “venuto male”, magari perché hanno saltato dei passaggi e allora mi dicono: ” ho buttato tutto” ! Io consiglio sempre invece, di cercare di ridare valore a ciò che si ritiene perduto.

 

TUTTO SI TRASFORMA
Come ? Ad esempio, come ho fatto io con un ricamo in un punto strategico. Proprio nel punto dove emergeva un difetto.

Tutto si trasforma
Tutto si trasforma

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Sovratinture

Nell’ultimo workshop del 15 maggio, abbiamo affrontato l’argomento delle  sovratinture.
Una sovratintura è in grado di modificare sensibilmente l’aspetto cromatico d’insieme di un nostro capo di abbigliamento o di un tessuto.
Quindi se nel nostro armadio abbiamo delle t-shirt, camicie, maglioni, giacche, abiti, sciarpe o calzini, possiamo senza dubbio decidere di dargli una seconda vita e trasformarli in capi unici.

capi da stampare

 

Oggi molte case di moda, a causa della crescente domanda, producono  indumenti “grezzi“. Alcuni vengono acquistati e utilizzati da lavanderie industriali per la sovratintura, altri verranno acquistati invece per la tintura naturale o la stampa con la tecnica dell’ecoprint.
Molto spesso mi capita anche  però, di comprare capi bianchi o grezzi nei mercatini, per poi appunto stamparli e sovratingerli.

 

SOVRATINTURE ARTIGIANALI

Le sovratinture artigianali, richiedono in realtà molteplici passaggi. Ci sono  quelle più semplici, come le sovratinture al té che donano al capo solamente un aspetto ‘vintage’ più o meno vissuto e quelle invece realizzate con colori più forti.
Infatti sarà possibile sovratingere anche con tonalità intense, ottenendo risultati spesso sorprendenti e di grande interesse stilistico.

Per quanto riguarda le sovratinture artigianali, realizzate quindi con tinture naturali, spesso capita che non siano omogenee.
Credo sia infatti una prerogativa solo delle tinture di sintesi l’uniformità del colore su tutto il capo, senza cali di tono.
Mentre è  proprio la disomogeneità invece, la caratteristica delle tinture naturali.
In questo modo creeremo degli effetti particolari, con alcune colorazioni che modificheranno in modo evidente l’aspetto del tessuto.

EFFETTI DI SOVRATINTURE
Con le sovratinture quindi, possiamo ottenere  effetti bicolore sul tessuto soprattutto se la prima tintura, viene effettuata con tonalità morbide e tenui.
Avremo così diverse intensità di colore e i tessuti saranno impreziositi da due tinture naturali a contrasto.
Ma, come in foto, si potranno avere anche colori più decisi, in armonia tra loro.

Stampa con foglie a riserva

MODALITA’ DI TINTURA

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Rifiniture per uno scialle

Le rifiniture per uno scialle o per un nostro capo di abbigliamento, credo proprio siano il nostro biglietto da visita !
Infatti un capo di abbigliamento, secondo me, deve essere bello sia  dentro che fuori perché sicuramente una buona rifinitura è sinonimo di qualità, esperienza e competenza.
Inoltre il capo, essendo rifinito bene, sarà migliore a livello estetico e  la nostra creazione, sarà di conseguenza maggiormente pregiata.

Se cerchiamo la parola rifinitura su Google, dice : completamento di un lavoro nei minimi particolari.
Per questo, il Made in Italy è molto apprezzato ovunque.  E’ infatti un marchio universalmente riconosciuto,  proprio perchè  ben rifinito.
Oltre agli ottimi tessuti, nel Made in Italy, come ben sappiamo, c’è infatti, un’attentissima cura dei particolari.

RIFINITURE PER UNO SCIALLE SECONDO IL TIPO DI TESSUTO
– CONSIGLI –

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