Ecoprint e tintura su seta

Ecoprint e tintura su seta, senza sostanze chimiche, senza danneggiare il nostro pianeta e senza effetti nocivi.
Ormai lo sappiamo, tutto ciò, può essere ottenuto solo usando i prodotti della natura. Quindi foglie, fiori, radici, cortecce e bacche.

piante e fiori per ecoprint
Partendo da questa premessa, possiamo senz’altro dire che i coloranti naturali sono molto efficaci sulla seta, in quanto è una fibra facile da tingere.

E’ però sempre bene mordenzare il tessuto. Questo può avvenire, sia a caldo che a freddo.

Se mordenzo a freddo, quindi senza il processo di ebollizione, scaldo un pochino, lentamente, la soluzione con il 15/18% di allume, poi aggiungo le fibre, spingendole in basso, lasciandole anche 12 ore immerse nella soluzione.

Nei ricettari dei vecchi maestri tintori a volte ritroviamo il processo di mordenzatura, direttamente unito al processo di tintura.
Forse perché già da allora era importante sia il risparmio energetico che il risparmio di acqua.
Secondo me, ci sono, per questo metodo, sia i pro che i contro.
Sicuramente è un metodo molto più veloce e questo è il pro.
Il contro è che a volte il colorante, prima di unirsi alla fibra, si unisce al mordente, prima ancora che il mordente però si sia legato alla fibra.
Questo fa si che la tintura ne risenta nei risultati, perché non tutta la tinta colorerà la fibra, ma in parte, sarà legata al mordente che potrà rimanere sul fondo della pentola.

La seta però, come ho già detto, funziona molto bene sia in ecoprint che in tintura, purché le temperature di lavorazione non siano troppo elevate.

seta in tintura ed ecoprint
seta in tintura ed ecoprint

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Ecoprint e tintura su lana

La prima cosa da fare se dobbiamo fare ecoprint  o tintura su lana, è  il riconoscimento delle fibre.

La natura delle fibre da tingere o stampare, deve essere conosciuta, perché ne determina la riuscita, ma anche è necessaria per individuare il tipo di mordenzatura più adatto.
Come quindi determinare la natura di un tessuto?

SUGGERIMENTO:
Brucia il filo con un accendino: un odore di piume di pollo bruciato è caratteristico delle fibre animali, mentre un odore di carta bruciata indica fibre cellulosiche. Se il filo si scioglie e si arriccia in una pallina, è un filato  o un tessuto sintetico. Diversamente se si sbriciola tra le mani e si trasforma in polvere è lana o fibra naturale.

La lana è  una fibra di origine animale ed è  di natura proteica, come anche alpaca, angora, vigogna, mohair, cachemire, peli di animali, ecc. Sono fibre  molto facili da tingere con un mordente di allume. Io aggiungo poi sempre il cremor tartaro che aiuta l’assorbimento dell’allume e ravviva i colori.

tintura su lana
tintura su lana

Infatti la lana è probabilmente la fibra più utilizzata dai principianti perché è prontamente disponibile, facile da preparare e su cui si può fare affidamento per assorbire bene la maggior parte dei coloranti. Leggi tutto “Ecoprint e tintura su lana”

Pianta tintoria – Radice di robbia – seconda parte –

SECONDA PARTE: Pianta tintoria

Nella seconda parte di quest’articolo (qui trovi la prima), vi parlo della radice di robbia come pianta tintoria. Essa agisce bene sia su fibre animali che vegetali e il suo colore è molto solido.
La quantità da usare è 100g. di tessuto e 100g. di radici.
La ricchezza del colore però, dipenderà dal tempo trascorso nel bagno di tintura e dal mordente scelto. Senza mordente avremo sfumature più aranciate. Pre-mordenzando con allume, avremo rossi più decisi che poi potranno essere ulteriormente modificati con solfato di ferro fino ad ottenere tonalità più scure.

Per ottenere ciò, conviene, dopo aver effettuato la tintura, aggiungere al bagno-colore raffreddato, il solfato di ferro. Immergi poi, nuovamente la fibra e portala per 15 minuti a 40°.

Ogni bagno di colore successivo, alla tintura primaria, darà invece sfumature più chiare fino al rosa . Infatti di solito ogni bagno di tintura di robbia, può essere utilizzato due o tre volte su diversi lotti di fibre, per ottenere una serie di diverse tonalità, fino all’esaurirsi della tintura.

tintura con radice di robbia

SUGGERIMENTO:
Se i colori della tintura, risultano troppo arancioni, aggiungi un modificatore alcalino per farli virare sulle tonalità del rosa. Se invece vuoi ravvivare il colore, puoi usare un modificatore acido. Leggi tutto “Pianta tintoria – Radice di robbia – seconda parte –”

In TV su Costume & Società

Rivedersi in Tv, fa uno strano effetto, ma vedere e ascoltare le reazioni di chi mi conosce e mi segue è ancor più bello.
Oggi, prima del giorno previsto, è andato in onda su Costume & Società, il servizio  sulla stampa naturale, registrato qualche giorno addietro. Come dicevo prima, rivedersi è sempre emozionante e  ancora adesso, dopo qualche ora, mi risuonano in testa le parole della giornalista : Carla (Eco) Designer con un animo ecologista è un’esperta di ecoprint

Costume & Società

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Pentole per ecoprint

Chi fa ecoprint sa quanto è importante avere la pentola giusta per cuocere i propri rotoli.
Quando si passa da una pentola all’altra però, bisogna conoscerne le caratteristiche.

Io nel mio laboratorio negli anni ho “collezionato” un numero spropositato di pentole per ecoprint. Praticamente ne ho una batteria intera, dalla più  piccola, usata per scaldare piccole quantità  di liquido e per le campionature, a quelle di medie grandezze per le prove di tintura e piccole estrazioni dalle piante, fino ad arrivare a quelle molto grandi per mettere in cottura o a vapore i rotoli di tessuto. Leggi tutto “Pentole per ecoprint”