Inula viscosa

L’inula viscosa ravviva le ottobrate romane e non solo.
La trovi a rallegrare i marciapiedi cittadini in autunno, con macchie di colore, oppure nei prati, spontanea.
Generalmente comunque è diffusa negli incolti. Infatti, grazie alla sua rusticità e capacità di adattamento, la specie colonizza anche su terreni poveri e può diventare invasiva comportandosi come infestante.

Inula viscosa
Il suo nome botanico è Dittrichia viscosa.
Quando tutto comincia ad esser secco lei fiorisce generosamente.
Infatti la fioritura è scalare e si protrae per un tempo piuttosto lungo, da agosto a ottobre.
Quindi mentre tutte le piante intorno seccano, lei è  bella e forte con i suoi fiori giallo oro e il suo caratteristico  profumo di resina. Leggi tutto “Inula viscosa”

Tintura ed ecoprint con foglie di Catalpa

Sperimentare è sempre utile e figurati quindi se non provavo la tintura oltre che l’ ecoprint con foglie di catalpa !
Si, tra un po’ parlerò dei miei esperimenti,  ma prima voglio raccontarvi di quanto l’ho cercata. Non riuscivo a trovarla, almeno nelle vicinanze di casa mia, a Roma. Ne parlavo sempre con la mia amica e collega, Maria Teresa, ma niente, la catalpa, non la trovavo proprio. Un giorno, mio marito torna e mi dice : Lo sai che nel parco vicino casa hanno piantato due alberelli di catalpa? Nooo, non ci potevo credere. Finalmente sarebbe stata a portata di mano… Ora è passato del tempo da quella volta e sono diventati  dei begli alberi grandi.

Foglie di catalpaE’ chiamata anche albero dei sigari, per la forma dei suoi frutti a forma di lunghi baccelli che hanno appunto la forma di un sigaro. Ha anche proprietà repellenti nei confronti di molti insetti, soprattutto delle zanzare.
Infatti le foglie contengono il catalpolo che per le zanzare ha un odore molto fastidioso, quindi praticamente, le allontana.

Le sue foglie
sono molto particolari, sono a forma di cuore e di grandi dimensioni. Spesso infatti sono coltivate a scopi ornamentali. I tipi più comuni sono due : la Catalpa bignonioides e la Catalpa speciosa.
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Piante con tannino per la tintura e stampa

Sia per la tintura che per la stampa in ecoprint, le piante con tannino sono fondamentali.
Iniziamo però prima a capire dove si trova, il suo uso e le sue interazioni.
Il tannino è l’amico dell’ambiente per eccellenza. Infatti senza la presenza del tannino molte piante, fusti, cortecce, foglie e frutti, verrebbero danneggiati da virus e batteri, da funghi, parassiti, ma anche da animali erbivori.
La sua presenza nelle piante invece, funge da protezione perché gli animali troveranno meno appetibile il gusto della pianta, avendo un sapore piuttosto aspro.

DOVE SI TROVA IL TANNINO
Come coadiuvante per la tintura e la stampa su tessuti, possiamo trovarlo in varie cortecce di alberi, come il castagno, la quercia, il noce, il nocciolo, l’abete e l’acacia.

Nelle foglie invece, solo per nominarne alcune, lo troviamo in ottima quantità nelle foglie di vite, in quelle di noce e nocciolo, nella quercia e nel rovo, nel castagno, ma anche in tante altre.
Si trova poi in alcuni frutti, soprattutto se acerbi come nel caco. Infatti nel caco la presenza di tannini è presente anche nella polpa, ma diminuisce, man mano che il frutto matura.
Si trova ancora nelle nespole, nella mela cotogna, nell’uva, nel mirtillo e nel melograno. Insomma in tutti quei frutti, se volessimo radunarli, che hanno un sapore astringente. Si trova anche nella buccia di banana, soprattutto se acerba e nel guscio delle noci.

estrazione tannino dal guscio delle noci
estrazione tannino dal guscio delle noci

Sono presenti inoltre in alcuni alimenti come tè verde e tè nero, con diversa concentrazione. Quello nero ne è più ricco. Ancora nel caffè, spinaci, orzo, ribes e uva, oltre alle già citate mele cotogne e melograno, in questi ultimi, soprattutto nella loro buccia. Leggi tutto “Piante con tannino per la tintura e stampa”

Tintura naturale sui tessuti – seconda parte –

Seconda parte Tintura naturale

Le tinture naturali si dividono in coloranti sostantivi o diretti e aggettivi o indiretti.
Quando un colorante è sostantivo significa che la tinta in soluzione acquosa ha una forza legante che aderisce direttamente al tessuto.
Ciò vuol dire che può unirsi direttamente alla fibre, senza dover prima mordenzare.
Quando invece un colorante non è sostantivo, vuol dire che ha bisogno di una sostanza o di un qualcosa che lo faccia aggrappare permanentemente alla fibra, sarà necessario quindi mordenzare.
In relazione a tutto ciò, poiché è possibile tingere tutte le fibre naturali, sarà poi indispensabile verificare la resistenza alla luce e quindi la solidità del colore.

tintura sui tessuti. Test alla luce
tintura sui tessuti. Test alla luce

TEST
I test di solidità alla luce, al lavaggio e allo sfregamento, sono quelli più utili per il controllo della solidità oltre a quello del sudore o a tutte quelle condizioni a cui un tessuto andrà incontro nel suo uso quotidiano. Leggi tutto “Tintura naturale sui tessuti – seconda parte –”

Tintura naturale prima parte

 Tintura naturale Prima parte

Qualche giorno fa ho letto da qualche parte che lavorare con la tintura naturale sui tessuti, educa alla pazienza. Niente di più vero !
Ai miei figli infatti ho sempre insegnato, fin da piccoli, che avere tutto e subito è cosa solo per “bambini viziati” . Questo succede perché non siamo più abituati ad aspettare, mentre, come dicevo prima, lavorare con la tintura naturale, educa, oltre che alla pazienza, anche proprio all’attesa.
L’attesa della bella stagione, l’attesa che nasca una piantina, l’attesa che il liquido del nostro decotto penetri nelle fibre e i colori nel nostro tessuto.
Senza considerare poi che più aspetteremo e lasceremo il tessuto nel colore, più verrà una tonalità intensa e più ancora il colore durerà nel tempo.
Tutte le volte comunque è un’attesa piena di sorprese.

Tintura naturale con le piante

In un’ottica di autoproduzione le tinture naturali ci aiutano a combattere le irritazioni della pelle causate invece dai tessuti tinti chimicamente, che contengono derivati dal catrame e dal petrolio, altamente nocivi per il nostro organismo.
Quindi attingere dal mondo vegetale per avere i nostri colori, il più delle volte colori pastello, polverosi, caldi o freddi che siano, è veramente una cosa meravigliosa.

NASCITA DI UNA PASSIONE

La mia passione per la tintura naturale è nata, più che dal voler tingere i tessuti, dal voler conoscere il mio spazio verde, intorno casa. Chi mi legge con assiduità infatti, sa che abito a Roma in una zona molto verde, piena di piante tintorie che ho scoperto strada facendo ! Inizialmente ero appassionata di piante officinali  e spesso studiavo, quando era meglio raccoglierle per la mia ” produzione cosmetica”. Poi cominciai ad osservare nuove piante che non mi ero mai soffermata a guardare prima.  Ho cominciato a prestare attenzione alla bellezza delle foglie, man mano che cambiavano le stagioni e da lì, il passo è stato breve. Sono riuscita così a saziare il mio animo curioso, studiando e provando a fare cose che mi piaceva fare. Leggi tutto “Tintura naturale prima parte”